"In queste ore terribili in cui la Nazione è costretta a cimentarsi con la vicenda angosciante del terremoto occorso nel centro Italia.
Vicenda sconfortante, per il numero di vite umane perse, per la desolazione di paesi cancellati, per la disperazione dei sopravvissuti, chiamati quasi tutti a cimentarsi tra il dolore dei cari persi e la distruzione materiale subita.
In questa situazione in cui si misura l’attendibilità delle promesse del Governo.
In questo momento di rabbia e impotenza, ho sollevato una questione pertinente il tema del degrado artistico e della sua assoluta necessità di tutela. Questione che a Certaldo porta il nome della Villa di Canonica.
Alla luce delle ultime notizie trapelate, riguardanti l’asserita rimozione del ponteggio ho chiesto delucidazioni sulle vicende passate. E soprattutto sugli intendimenti futuri. Riguardo una struttura il cui stato attuale non abbisogna di parole, di verbi o di aggettivi. Essa è infatti lì, nella sua attuale consistenza, monumento ad una bellezza trascorsa e a ciò che poteva essere e non è stato. Forse irrimediabilmente.
PS E’ di queste ore la (giusta) lamentazione dell’Amministrazione in carica, in ordine ad asseriti atti vandalici occorsi ai giardini ed aventi ad oggetto arredi pubblici. 50.000 € di interventi effettuati, si riferisce. Credo che il testo dell’interrogazione sulla Villa di Canonica, ponendosi rispetto alla questione degli arredi come la trave rispetto alla pagliuzza, ponga anche una esigenza di coerenza, di cui in tutta franchezza se ne registra la totale assenza".
Giuseppe Romano
Gruppo consiliare Forza Italia