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Viabilità, Romano (FI): "Le scelte del Pd hanno reso la situazione insopportabile"

Giuseppe Romano

Poiché il tema della Viabilità nel capoluogo è stato oggetto di ennesime promesse da parte di esponenti dell’amministrazione PD in carica, alcune precisazioni si impongono, anche e soprattutto in qualità di Presidente della Commissione Viabilità. La situazione infatti va rappresentata per come è e non alla stregua di Alice nel Paese delle meraviglie.

In meno di un anno ho preso atto della situazione di sostanziale collasso della viabilità nel capoluogo. Situazione frutto di scelte discrezionali operate tutte dalle amministrazioni targate PD. Che la situazione del traffico cittadino sia insostenibile è del tutto pacifico, non essendo necessario, per rendersene conto, vivere a Certaldo, bensì solamente, (tentare di), attraversarlo occasionalmente. Scelte cervellotiche o ossequiose di non si sa quali interessi da tutelare hanno condotto all’attuale situazione.

L’allagamento del sottopasso di Via Caduti del Lavoro, (tralasciando il perché e il per come dell’accaduto), avvenuto nella prima parte del giugno u.s., ha riproposto la realtà di un paese spaccato in due. Certaldo, il cui centro abitato si sviluppa in lungo sul percorso della strada ferrata, ha infatti due soli punti di scavalcamento di detta ferrovia, ubicati alle estremità del paese (Sottopasso Via Caduti del Lavoro e rotatoria di Via Agnoletti). E’ di intuitiva evidenza che se uno di essi risulta impraticabile (come accaduto), per passare dall’altra parte del paese occorre percorrerlo in tutta la sua lunghezza. Dov’erano le amministrazioni PD allorchè venivano chiusi gli accessi attraverso la strada ferrata intermedi tra i due estremi del paese, posti in Via Trieste e in Via Neruda ? Quali dotti studi bisognava aver condotto per non immaginare le conseguenze di tali chiusure ?

La situazione da tempo insopportabile risulta tuttavia sconosciuta ai reggitori della cosa pubblica, se costoro per decidere di intervenire intendono prima ricorrere …….. ad un monitoraggio del traffico cittadino. Stando infatti ai puntuali resoconti giornalistici, Saranno posizionati due contatori nei pressi del sottopasso di via Piave e in via De Amicis”.

Sperando che dalla certificazione di quello che appare sconosciuto solo a loro, gli amministratori si decidano ad intervenire, ricordo che il mio primo atto da Presidente della Commissione Viabilità è stato quello di stabilirne la convocazione proprio per la questione legata al traffico di Via De Amicis e (non dimentichiamolo) della contigua Via Lenzoni. In data 2/novembre/2015 su mia iniziativa sono stati ascoltati i referenti del comitato di Via De Amicis Carlo Stella e di Via Lenzoni Carlo Bollini. Da allora nulla è ancora cambiato, nonostante la mole di traffico che su queste due strade si riversa. Strade totalmente inadatte a subirlo stante le loro dimensioni in larghezza, la loro ubicazione (centro cittadino), il numero di abitazioni prospiciente la sede stradale. In Via Lenzoni, (oramai una novella Autostrada A1), si parcheggia su entrambi i lati della strada e una volta posizionato il veicolo occorre …… intrattenersi nell’abitacolo dell’auto spesso per svariati minuti. Poiché se ci si distrae un attimo e si apre la portiera, questa viene portata via stante l’angusto spazio in cui i veicoli passano, il loro numero (sconosciuto agli amministratori che ricorrono ad un monitoraggio per conoscerlo), e se è consentito la loro velocità.

Non contenti dei disagi (eufemismo) procurati al capoluogo, occorre aggiungere come la nuova organizzazione del traffico nel borgo alto, pare abbia indotto il primo cittadino a concludere che “le cose non vanno bene”. A parte che sarebbe opportuno che dichiari dove a suo dire le cose vanno bene, e pur tralasciando l’oneroso fallimento del varco mobile (costato circa € 90.000,00#), anche qui tempi biblici per prendere atto di errori strategici, tra polemiche sul rilascio dei permessi, orari di accesso e consistenza di multe nel frattempo elevate, che pare siano in numero di oltre mille (1.000#).

Sarebbe opportuno che le decine di migliaia di € frutto delle sanzioni elevate siano impiegate per la copertura delle buche o il rifacimento dei marciapiedi che in centro, ove esistenti (!) e non erosi dal tempo, sono solo in funzione di scivolamenti e cadute non appena bagnati.

La complessità dei problemi da affrontare richiede spirito di collaborazione e meno propaganda. Questo intervento descrive fatti precisi, dettagliati e circostanziati.

I segnali tuttavia non vanno assolutamente in questa direzione, poiché il coinvolgimento della Commissione Viabilità non è stato certamente perseguito da questa amministrazione che ha inteso decidere e indire riunioni senza avvertire e senza invitare. E’ in sua facoltà di farlo ma si avverte che proseguendo su questa strada la situazione diventerà inevitabilmente ancor più conflittuale. Sarebbe l’interesse dei cittadini a giustificarlo, non l’esigenza di sterili polemiche fini a se stesse.

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