gonews.it

Ac Pisa, Rino Gattuso scrive a Filippeschi: "Tirarmi in ballo adesso è scorretto"

Il tecnico del Pisa Gennaro Gattuso

Il Sindaco di Pisa Marco Filippeschi ha ricevuto, intorno alle 15.30 di oggi mercoledì 17 agosto, una lettera da Rino Gattuso. Di seguito il testo

Caro Sindaco, mi vedo costretto a scriverLe questa lettera, che diffondo per il Suo tramite anche a tutta la cittadinanza di Pisa e a tutta la tifoseria del Pisa, a seguito del documento a firma Britaly Post, a Lei indirizzato e diffuso sul web.

Il documento in questione contiene svariate inesattezze, ricostruisce la vicenda della cessione del club in maniera arbitraria e soprattutto fornisce della mia persona una rappresentazione falsa e inaccettabile. Mi si dipinge nella sostanza come un irresponsabile agitatore di folle, adombrando addirittura un mio ruolo attivo per indirizzare la vendita della società.

Una simile ricostruzione dei fatti non soltanto non è veritiera, ma lede la mia immagine di professionista e mi mette al centro di un’inaccettabile strumentalizzazione. Io sono appunto un allenatore professionista e come tale merito di essere trattato. Se il 31 luglio scorso ho deciso di fare un passo indietro, è stato perché non intendevo più lavorare con Britaly Post per una ragione molto semplice, chiarissima e da me dichiarata per iscritto, senza alcuna possibilità di equivoco o di fraintendimento: non sussistevano le condizioni per svolgere in maniera seria e professionale il mio lavoro e quello della squadra.

Tirarmi in ballo adesso nella vicenda della cessione e delle sue lungaggini è profondamente scorretto.

Ripercorro dunque brevemente i fatti successivi al mio comunicato del 31 luglio scorso, che sono evidenti e sotto gli occhi di chiunque non li voglia alterare a proprio comodo.

Io ho semplicemente detto che, se Britaly Post avesse ceduto la società, sarei stato pronto a tornare ad allenare il Pisa. Se poi Britaly Post non intende vendere o intende percorrere strade diverse, non può e non deve in alcun modo tirare in ballo il sottoscritto.  Ribadisco che non mi può essere attribuito alcun ruolo di compratore o di fiancheggiatore di questo o quell’acquirente. La verità è semplicissima: io sono stato interpellato dall’acquirente Pablo Dana, che mi ha chiesto la disponibilità ad allenare il Pisa, nel caso in cui sia lui a rilevare la società, e io gli ho risposto di sì. Tutto il resto sono illazioni, anche piuttosto gravi.

Quanto al legame fortissimo che si è creato tra me e la squadra, tra me e la tifoseria, tra me e la città, non ritengo davvero di dovermene vergognare. Lo rivendico, anzi, come il segno del buon lavoro che ho svolto col mio staff nella passata stagione e che volentieri proseguirei, se sussistessero le condizioni.

La verità è questa e a Lei la affido".

Fonte: Comune di Pisa - Ufficio Stampa

Exit mobile version