Dopo l’ufficializzazione del colpo di mercato di “Ciccio Tavano” e dei calendari di Lega Pro, avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 11 agosto 2016, il Presidente del Prato, Nicola Radici, interviene cercando di fare un punto sulla situazione della società laniera.
Un’analisi a trecento sessanta gradi che spazia dai prossimi appuntamenti ufficiali dei biancazzurri, Coppa e Campionato, fino alle strategie del mercato e della conseguente programmazione dell’organico che affronterà appunto la prossima stagione.
Presidente, cosa l'ha spinta a tornare a Prato? Che ambiente ha trovato al suo ritorno?
La lontananza ed il fatto che vivo a Bergamo, inizialmente, mi aveva reso un po’ titubante. Poi l’affetto, l’amore, un po’ l’insistenza di Orgoglio Pratese ed il legame con questa piazza mi hanno fatto fare la “follia” di tornare.
Come ha cercato di programmare gli acquisti di quest'anno? In base a quali criteri?
Partendo dalla scelta di Leonardo Acori e Gianni Califano. Abbiamo deciso insieme ai soci di Orgoglio Pratese, che mi hanno votato come Presidente, di dare delega appunto allo Staff e nella fattispecie al Tecnico ed al Responsabile dell’Area Tecnica di muoversi sul mercato.
Come giudica l’arrivo di Tavano?
Tavano è stato un bel colpo. Dobbiamo ringraziare in primis Orgoglio Pratese e tutti quelli che hanno messo i soldi in questo progetto. In particolare, però, vorrei ringraziare coloro che hanno fatto dei sacrifici per mettere il proprio contributo, e mi riferisco soprattutto a chi, facendo uno sforzo importante, ha versato nelle casse del Trust quei soldi, magari privandosi di altre cose, per una scelta dettata dall’amore di questo progetto: ambizioso, ma importante. Ed è proprio in queste occasioni che sono abituato a dire grazie. Quando ricevo. Facendolo col cuore! Allo stesso modo quindi desidero dire grazie a Paolo Toccafondi. Quando ero incerto se tornare a Prato, l’ho incontrato, l’ho guardato negli occhi e mi ha dato la sua parola che sarebbe stato collaborativo, come sta facendo.
Adesso cosa manca all'organico per dire che è "completo"?
L’arrivo di Tavano deve essere un valore aggiunto e non un elemento che ci deve deconcentrare dal mercato, dalla Coppa e dal Campionato. Ancora siamo un cantiere aperto. Ogni giorno potrebbe essere l’occasione giusta per far arrivare giocatori nuovi. Il mercato non è finito. Restiamo determinati sugli obiettivi. A breve potrebbe arrivare un’altra punta. La stiamo valutando. Si tratta di Alì Sowe, fortemente voluto da Gianni Califano. Credo molto nel nostro Responsabile dell’Area Tecnica e nella sua competenza. In seguito dovremo sistemare il centrocampo, magari inserendo forse un paio di giovani pronti a fare la spola fra Berretti e Prima Squadra. Non dobbiamo sottovalutare assolutamente niente. Dobbiamo essere maniacali in ogni scelta nel senso buono del termine. Proprio per questo ho dato mandato a Gianni Califano di studiare una struttura nuova a livello di scouting per rinforzare questa particolare area fondamentale nel nostro prossimo progetto.
Ieri il calendario. Avremo un avvio di fuoco. La prima col Tuttocuoio in casa. Nella terza giornata il derbissimo con la Pistoiese al Lungobisenzio. Come giudica girone e giornate?
Siamo in un girone tosto, dove regnerà l’equilibrio. Conosco bene le squadre lombarde, specie Renate e Giana Erminio, così come le piacentine che ho incontrato con la Pro Sesto. Daranno del filo da torcere a tutti, per cui non dobbiamo mollare. Non mi fermo a guardare chi incontreremo prima o dopo, tanto dovremo affrontarle tutte. L’unica cosa da notare è che avremo due derby con la Pistoiese in poche settimane e devo confessare che mi emozionano molto, perché nella precedente esperienza a Prato non ne avevo avuto la possibilità. Ora invece avrò anche io l’onore di disputarla come Presidente, allo stesso modo in cui ho affrontato Pro Sesto – Monza davanti a quasi tremila persone.
Che posto può ritagliarsi quest'anno il Prato, ma soprattutto nelle prossime stagioni? C'è un progetto a lungo termine?
Preferisco non fare previsioni. Ripeto, cercherei di fare la squadra più competitiva possibile, nel rispetto del budget ovviamente. Poi Uniti, diamo tutti il nostro meglio. A maggio non so dove saremo. Posso soltanto dire di stare attenti e di lavorare bene. Adesso servono fatti, non promesse, ma tanto impegno.