
L'amministrazione comunale di Volterra è intenzionata a segnalare ufficialmente la necessità di realizzare al Masso delle Fanciulle, prima del guado di Puretta, sul fiume Cecina un’area idonea alla sosta, al fine di evitare ogni potenziale contaminamento delle acque attraversate. Una decisione maturata in quanto, in seguito alle criticità rappresentate, non è stato ricevuto alcun riscontro. L’amministrazione comunale, infatti, ha rappresentato per tempo ai dirigenti della stessa Unione montana e della Provincia di Pisa, l'inopportunità che, per l’utilizzo dell’area di parcheggio temporanea e stagionale realizzata in area demaniale, si permettesse ad auto, camper e moto di attraversare il fiume Cecina al guado di Puretta, posto solo poche decine di metri dai pozzi di prelievo dell’acqua potabile dei Comuni di Volterra e Pomarance.
Il Comune di Volterra era contrario e lo rimane anche oggi, ma sappiamo che ci sono perplessità sul tema persino nella stessa Unione, che unilateralmente ha realizzato l'area. Si potrebbe anche discutere sull'avvenuta installazione dei cartelli di indicazione a caratteri cubitali posti sulla SR 439 loc. Ponte di Ferro. Forse un semplice cartello sarebbe bastato a segnalare il Masso delle Fanciulle, oppure si doveva pubblicizzare lo stesso luogo, per poi addurre la necessità di dover realizzare poderosi progetti necessari alla regolamentazione del grosso afflusso turistico?
In altre località, al fine di preservarle dal turismo di massa (ad esempio Cala Violina), hanno aumentato le difficoltà di raggiungimento, spostando l’area di sosta da pochi metri dalla spiaggia a molti chilometri a monte, proprio per qualificarne la sua bellezza e garantirne l’integrità. Quando nella dichiarazione del sindaco si auspica, come indirizzo politico «di non fare nulla e lasciare così com’è il Masso delle Fanciulle», si fa riferimento al concetto appena espresso, ossia disincentivare l’afflusso di massa, troppo facilitato per incentivare l’escursionismo, per poter ammirare il luogo in tutta la sua naturale bellezza, senza però violarne l'insita sacralità.
Fonte: Comune di Volterra - Ufficio Stampa
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