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Profughi arrabbiati per il cibo: ispezone dell'Asl nel centro Fornace. Multicons annuncia querele

Una denuncia ai carabinieri di Vinci da parte di alcuni degli ospiti avrebbe fatto scattare una serie di accertamenti nel centro di accoglienza Fornace a Vinci, struttura gestita dal consorzio Multicons nella quale vivono circa 40 persone.

Carabinieri e Asl hanno quindi effettuato, venerdì 5 agosto, alcuni controlli i cui verbali saranno resi noti nei prossimi giorni. La Multicons attende di ricevere quei documenti per far partire delle denunce per calunnia a carico di alcuni degli ospiti, precisando che "non potevamo essere a conoscenza dell'ispezione dell'Asl" e che quindi "quei verbali saranno la dimostrazione che rispettiamo le norme"

Gli ospiti denunciano una serie di inadempienze: il cibo sarebbe scarso e rancido, i vestiti sarebero pochi, le camere sovraffollate, pochi bagni, condizioni igieniche precarie e poca assistenza sanitaria.

La Multicons, però, contesta queste denunce: "Siamo stanchi di subire attacchi a causa di pochi soggetti facinorosi. Quando questi vengono allontanati, come è accaduto altrove, torna la serenità. Voglio precisare che la maggior parte degli ospiti è contenta di stare qui".

Poi le smentite punto per punto: "Sono arrivati altri 17 sacconi di vestiti, mentre per quanto riguarda l'assistenza sanitaria abbiamo infermieri che visitano i ragazzi quotidianamete. Abbiamo, infine, un dipendente ogni 6 ospiti e un servizio wifi che non siamo tenuti a dare", commenta il direttore Marco Cartai.

L'annosa questione è però quella del cibo: "Offriamo una dieta più bilanciata possibile composta di carne, pesce, verdura, pasta, riso e frutta che viene somministrata in tutte le 19 strutture che gestiamo. La verità è che molti dei migranti vogliono mangiare i loro piatti titpici e questo non è possibile".

"Molti immigrati - conclude Cartai - pretendono diritti che non hanno nenache gli italiani. Vorrebbero mangiare le loro specialità o dormire fino a tardi e non hanno intenzione di imparare l'italiano, nonostante le lezioni che noi offriamo. Ma noi non siamo assistenti sociali"

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