"Se non si concede maggiori risorse e funzioni alle Città Metropolitane le possiamo anche abolire. Adesso siamo solo gabellieri". Sono queste le dure parole con cui Brenda Barnini, vicesindaco della Città metropolitana e primo cittadino di Empoli, commenta il bilancio di previsione 2016 dell'Ente.
"Trasferiamo oltre 30 milioni di euro allo Stato, quando altrove, per esempio in Germania, esistono delle vere e proprie città-stato con autonomia finanziaria e gestionale che funzionano molto bene come Brema o Amburgo", continua Barnini.
A seguito delle disposizioni contenute nel Decreto Enti locali, peraltro approvato solo un mese prima del bilancio metropolitano, risulta un 'rimborso' (cioè la quota di entrate proprie da dirottare allo Stato) maggiore rispetto all'anno precedente per circa 20 milioni. Questo, ovviamente, ha comportato lo sforamento del patto di stabilità, quindi la necessità di farsi due conti in tasca.
A rischio potrebbero esserci i servizi e investimenti, ma Barnini rassicura che questo non dovrebbe pesare su questa voce di spesa: "Siamo riusciti a dirottare una parte dei fondi da 'spesa corrente' a 'spesa d'investimento' per circa 12 milioni di euro e in questo modo abbiamo garantito gli interventi fondamentali su strade e scuole".
Queste entrate, però, sono anche il frutto di un maggiore carico fiscale sul contribuente approvato nel 2015: insomma a fronte di minori disponibilità economiche si è avuto un maggiore gettito fiscale. Questo se da una parte incide sui redditi individuali, drena risorse verso i servizi essenziali per la comunità.
Ma il Decreto Enti Locali ha ribadito, qualora servisse, la 'debolezza' della Città Metropolitana, non competente sui propri introiti fiscali. Di questo avviso sembra anche il sindaco Barnini: "Se le Città Metropolitane rappresentano un modello urbano di rilancio economico e sociale è necessario essere trattati in maniera diversa. Spero che con il Referendum, su cui ho già espresso il mio SI, si possa ottenere più autonomia".
Ma il sindaco Barnini tesse anche una lode dell'Ente: "Di buono c'è il risparmio della Città Metropolitana rispetto alla Provincia. Basta pensare che a fronte di 6 milioni di spesa di rappresentanza, l'Ente metropolitano ne spende solo 15mila".
Giovanni Mennillo