
"Con molto dispiacere abbiamo appreso la notizia della chiusura della Casa Circondariale di Empoli. Una notizia che ci ha sorpreso, arrivata a pochi giorni dall’evento di chiusura del laboratorio teatrale realizzato da Giallo Mare Minimal Teatro, che ha coinvolto detenute e studentesse del nostro Istituto. Quella di quest’anno era la quinta edizione di un laboratorio sostenuto anche dal Comune di Empoli. Una delle più significative attività previste dal più ampio progetto “Oltre i muri”, dal 2011 nella proposta formativa dell’ISIS “Il Pontormo”. Nell’ambito del progetto, sono stati realizzati incontri e attività di vario genere con le detenute: presentazioni di libri, momenti di approfondimento sul tema del carcere con rappresentanti delle Istituzioni, esperti , operatori, volontari.
Proprio in seguito ad uno di questi appuntamenti, ha preso avvio un’esperienza eccezionale, quella del laboratorio di scrittura giornalistica che ha portato alla nascita di Sbarre d’inchiostro (Ibiskos Editrice Risolo, 2014). Testo scritto con grande passione da un gruppo di studenti del “Pontormo”, che ha raccolto le riflessioni scaturite dall’incontro ravvicinato col tema del carcere e, in particolare, con le detenute della Casa Circondariale di Empoli. Un tema complesso, trattato nelle classi coinvolte attraverso la lettura di testi, l’ascolto di testimonianze, ricerche di ordine storico e sociologico.
Il progetto ‘Oltre i muri’, nato nell’ambito suo proprio del Liceo delle Scienze Umane, è stato così coinvolgente che anche alunni/e del Liceo Scientifico hanno partecipato sia ai laboratori teatrali, sia ai laboratori di scrittura, fino alla produzione di un terzo libro, questo sul tema dei migranti, dal titolo L’onda della speranza (Ibiskos Editrice Risolo, 2016). L’incontro col carcere ha rappresentato per studenti , genitori e per il personale coinvolto, docente e non, un’esperienza unica e preziosa da cui abbiamo imparato molto: un significativo passo avanti nel difficile e ambizioso percorso di abbattimento di “muri”, emotivi e culturali, di stereotipi e pregiudizi dovuti all’ ignoranza e ad un’ informazione scorretta.
Vogliamo pertanto ringraziare tutto il personale della struttura, che ha fatto del rapporto col territorio una delle priorità e uno degli strumenti principali per raggiungere quelli che sono gli obiettivi previsti dalla nostra Carta Costituzionale. Un ringraziamento e un abbraccio particolare alle detenute, a cui vogliamo dire che è nostra intenzione continuare il percorso intrapreso nella convinzione che la salvaguardia dei loro diritti e della loro dignità sia una battaglia di civiltà: tutti i cittadini e tutte le istituzioni dovrebbero farla propria, in particolare un’istituzione fondamentale per il futuro di un Paese e di una comunità quale è la scuola".
Le referenti del progetto: Prof.ssa Rosella Luchetti, Prof.ssa Laura Turini, Prof.ssa Sandra Troilo
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