La Segreteria Nazionale della FNS CISL ha inviato al Ministro della Giustizia ed ai Vertici del DAP, una letter riguardo all'ipotesi di chiusura del carcere di Empoli.
"Una scelta irragionevole e sbagliata - spiega il sindacato - che questo Sindacato contesterà fino a quando non avremo una spiegazione plausibile e non ci sarà assicurato il rispetto dei diritti del Personale"
IL TESTO
Preg.mo Ministro Orlando,
attendiamo ancora che l’Amministrazione Penitenziaria faccia chiarezza su futuro del Personale di Polizia Penitenziaria assegnato all’OPG di Montelupo Fiorentino, visto che nonostante la riforma del 2014 assicura la gestione di Persone Internate senza che nessuno abbia ancora decretata la soppressione di tale Sede, pur avendo lasciato tale gestione con risorse economiche e di Personale insufficienti ad operare come necessario, che nel frattempo con una irrituale urgenza – pari a quella di eventi catastrofici quali terremoti ed altro – si è deciso di punto in bianco di chiudere la Casa Circondariale Femminile di Empoli distante solo circa 10 km dall’OPG di Montelupo. Tutto questo accade – come rilevabile dai documenti della nostra Segreteria Regionale Toscana che alleghiamo – perché la Regione Toscana avrebbe richiesto l’uso dell’attuale C.C.F. per una successiva trasformazione ed adattamento strutturale utile alla realizzazione di una REMS. A parte l’incomprensibile scelta di chiudere una esperienza positiva nel panorama nazionale penitenziario, che ha lasciato sconcertati anche Enti Locali e le molte Associazioni di Volontariato che da anni portano avanti progetti utili al reinserimento sociale delle giovani donne detenute assegnate ad Empoli, preme al Sindacato – alla FNS CISL – chiarire le tutele che serve realizzare non solo per i circa 40 appartenenti al Corpo in servizio ad Empoli, ma anche alle altre decine di Colleghi che a Montelupo, con provvedimenti urgenti conseguenti a quelli di Empoli, vedranno de localizzato il lavoro in nuove Sedi Penitenziarie della Repubblica.
Dissentiamo dal fatto che sia stata assegnata al Direttore della C.C.F. di Empoli una delega atta solo ad informare le Persone di decisioni già prese irrevocabili, invitandoli con urgenza a presentare istanza di “gradimento” per una nuova assegnazione.
Sconcerta che per tale operazione, che appare chiaramente di carattere politico e non organizzativo, tanto meno di contenimento si spesa ( visto che lo scorso 2 marzo il Decreto registrato alla Corte dei Conti e che porta la Sua firma aveva previsto regolarmente l’Istituto di Empoli tra quelli da mantenere e inserire tra la mappa delle sedi penitenziarie Italiane) non sia stata oggetto di nessuna informazione preventiva sindacale alle OO.SS. Nazionali - come espressamente prevedono le norme contrattuali - né tanto meno sia stato previsto un incontro al DAP per decidere dove incrementare le oltre 100 unità di Personale della dotazione organica del Corpo di Polizia Penitenziaria alla luce delle ricadute che si vogliono riversare sul Personale.
Diritti negati a queste Persone che subirebbero processi di mobilità così determinatisi, ignorando che questi Lavoratori hanno con sé Famiglie, figli già inseriti ed iscritti nella Scuola di quel territorio Coniugi che lavorano in altri ambiti Pubblici e/o Privati, mutui bancari per immobili acquistati negli anni nelle vicinanze dei 2 Istituti che sono oggetto di queste scelte soppressive.
Per quanto detto ed altro ancora, che ci riserviamo di esporre ai tavoli che dovranno essere previsti per gli adempimenti necessari, siamo a chiedere alla S.V. di voler fare chiarezza con l’urgenza che la situazione richiede, perché questi “Servitori dello Stato” non meritano un trattamento tanto ambiguo come quello che invece oggi subiscono.
Fonte: FNS CISL