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Donna aggredita e bruciata nel lucchese, le reazioni della politica

Alessandro Tambellini

Una donna di 46 anni che lavora nell'ospedale di Lucca come barelliera è stata cosparsa di liquido infiammabile e data alle fiamme, dopo un'aggressione avvenuta alle 13 nella zona dell'obitorio dell'ex ospedale Campo di Marte. Alcuni colleghi hanno udito le urla e sono usciti con secchi d'acqua a spegnere il fuoco. Sul posto sono subito intervenuti anche i vigili del fuoco, un'ambulanza e l'elisoccorso Pegaso che ha trasferito la donna in gravissime condizioni al centro grandi ustionati di Pisa.

La senatrice Petraglia (SI): “Ennesimo caso di violenza sulle donne. Battaglia culturale contro il femminicidio non più rinviabile”

“Da Lucca ancora una notizia di violenza contro le donne. La speranza più importante, oggi, è che la vittima di questa aggressione possa farcela e che il responsabile sia assicurato alla giustizia. Dobbiamo avere il coraggio e la volontà di ingaggiare una grande battaglia culturale contro il femminicidio, destinando risorse e mezzi ai centri antiviolenza e lavorando sulla prevenzione”. Lo afferma la senatrice toscana di Sinistra Italiana Alessia Petraglia.

L'intervento del sindaco Tambellini

“Sono notizie terribili. Non si capisce quali meccanismi scattino in un uomo per indurlo ad atti come questo. So soltanto che la violenza nei confronti delle donne, purtroppo oggi molto diffusa, non ci lascia altro che dolore, vergogna, indignazione”.

La presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Grossi

Esprimiamo solidarietà e vicinanza alla donna oggi aggredita con violenza inaudita a Lucca – commentano l’assessora alle Pari Opportunità Ilaria Vietina e la presidente della Commissione Pari Opportunità Daniela Grossi – Purtroppo anche il nostro territorio non è immune dalla violenza contro le donne. Non ci sono giustificazioni di sorta per gesti come quello accaduto nei pressi dell’ex ospedale. Dobbiamo ricordarci ogni istante di ogni giorno di non abbassare mai la guardia verso la violenza di genere. L’unica vera difesa verso gesti di questo tipo è la prevenzione e un netto cambio di cultura dove il rispetto della persona – della donna nello specifico – sia elemento imprescindibile affinché le donne non debbano più essere considerate proprietà privata di nessuno, fuorché di loro stesse”.

Dice la sua anche Mariani (PD)

"Un episodio terribile che vede il nostro territorio fare i conti ancora una volta con una manifestazione di violenza estrema ai danni di una donna". Lo dice Raffaella Mariani (Pd) in merito all'aggressione avvenuta oggi nei pressi dell'ex ospedale di Lucca. "Un gesto atroce per il quale nessuna giustificazione può essere addotta", aggiunge la deputata che, con la speranza venga fatta giustizia "al più presto", auspica che "col sostegno di tutta la comunità la vittima riesca a superare questo momento gravissimo".

 

Equality, necessaria mobilitazione donne
Quella di Vania Vannucchi "è una morte orribile, che ripropone nella sua drammaticità il triste elenco di femminicidi che sembra non fermarsi mai". E' il commento di Simona Clivia Zucchett, vicepresidente di Equality Italia, che invita ad "andare oltre le belle parole di indignazione: è necessaria una moderna presa di coscienza da parte delle donne rispetto a ciò che sta accadendo". "Si vuole colpire - dice Zucchett - la libertà e l'autonomia delle donne, la possibilità di interrompere rapporti sentimentali con uomini spesso violenti, immaturi, che vogliono al loro fianco donne asservite. Troppi uomini sono affetti da quella patologia sociale che va sotto il nome di 'dominio sulla volontà e il corpo delle donne'. Per questo sono prima di tutto i maschi a doversi interrogare e, finalmente agire". "Non bastano le buone leggi - continua - bisogna rendere obbligatoria la formazione nelle scuole al rispetto di genere, è necessario che agli uomini che picchiano, violentano, uccidono donne siano imposti, oltre alle dure pene, percorsi terapeutici affinché possano guarire dai sentimenti di sopraffazione. Le donne, che giustamente chiedono finanziamenti certi per i centri anti violenza, l'attivazione nei pronto soccorsi del codice rosa, devono però oggi chiedere di più, perché è chiaro che in tutti gli ambiti, compreso purtroppo quello della politica, è in atto una offensiva denigratoria che tenta di ricacciare le donne nel medioevo. E' necessaria una reazione politica e culturale che abbandoni il vittimismo e contrattacchi culturalmente, alfine di contrastare la violenza degli uomini" conclude.

 

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