"Dopo la riunione avuta stamane con l'Amministrazione Penitenziaria, non possiamo che affermare la nostra netta insoddisfazione in merito all'immediata chiusura dell'istituto empolese evidenziando nel contempo l'inopportuna scelta di trasformazione in REMS con la consequenziale mobilità del personale dipendente.
'Alcune decisioni ci lasciano basiti' è questo il commento del coordinatore regionale UILPA Penitenziari Mauro Lai e del coordinatore territoriale della UIL Pubblica Amministrazione Eleuterio Grieco.
Sulle potenzialità della struttura di Empoli si è già detto tutto.
A questo punto questa o.s. vuol capire quali sono i progetti del dipartimento dell'amministrazione penitenziaria sugli istituti di piccole dimensioni al di sotto dei 50 detenuti, nello specifico vogliamo sapere se è una scelta di politica nazionale di chiusura a seguito di una spending review e ciò potrebbe avere una certa sua logica per l'apertura di una discussione a largo raggio, oppure possiamo affermare che solo in Regione Toscana vige un sistema di guida degli istituti penitenziari con un forte indirizzo garante-politico-ministeriale.
Come vorremmo capire, di chi sono le responsabilità della carenza di 800 unità di Polizia Penitenziaria e del perché su 18 istituti penitenziari in Toscana, nella stragrande maggioranza essi si presentano in uno stato fatiscente e fuori dalla normativa sulla sicurezza sui luoghi di lavori.
Dopo Montelupo Fiorentino l'amministrazione penitenziaria cede 'alla politica' un istituto penitenziario eccellente in tutti i sensi se non poi continuare a violare norme ed ammassare corpi umani giustificandosi con il sovraffollamento oppure la carenza di risorse, davvero un non senso".
Uilpa Polizia Penitenziaria