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Gegè Telesforo è il terzo appuntamento dell'Empoli Jazz Summer Festival, all'insegna della qualità

(foto: gonews.it)

Invitante. È quello che è stato il concerto di Gegè Telesforo, terzo appuntamento della rassegna di Empoli Jazz Summer Festival 2016, ieri sera sul palco allestito nel giardino del Torrione di Santa Brigida. Invitante - come la qualità della manifestazione, del resto - per tutta una serie di fattori che il musicista foggiano riesce a mettere sotto i riflettori quando comincia a fare il suo lavoro.
La musica, innanzitutto. Lui fa scat, ovvero usa la sua voce come uno strumento e quando canta, in realtà non canta, ma accompagna o si fa accompagnare dallo strumento di turno. Con questo utilizzo riesce a improvvisare qualsiasi tipo di musica, qualunque gli passi per la testa. Lo ha dimostrato senza nessun problema durante tutta la sessione, in duetti con il sassofono, con il basso e persino con la batteria.
Già che c'è, Telesforo riesce anche a cantare, continuando anche in campo canoro la sua versatilità e omaggiando a modo suo Bob Marley, per esempio, rendendo di fatto uniche alcune interpretazioni dei pezzi più rappresentativi del giamaicano.
Gegè Telesforo dialoga anche con i propri musicisti, quattro professionisti che riescono a parlare con gli strumenti che hanno per le mani. Da uomo di spettacolo qual è, Gegè, nel presentarli, racconta le loro storie: parte da Seby Burgio alle tastiere, passa alle lodi da batterista hip-hop a Dario Panza, si ferma sulle doti di famiglia del sassofonista Alfonso Deidda (ieri sera anche alle prese con il flauto) e finisce in bellezza scherzando e ridendo sulla "vocazione" del "Fratello" Joseph Bassi al contrabbasso.
Telesforo ha anche dei progetti, oltre a quelli musicali. Ne racconta sul palco e coinvolge anche il pubblico, esprimendo il proprio entusiasmo per l'esperienza condivisa con l'Unicef in un campo profughi nel palermitano e presentando 'Fun slow ride', il suo ultimo lavoro dove raccoglie le collaborazioni di molti colleghi e dove proprio in questo album ripropone alcuni dei pezzi di Marley di cui già abbiamo raccontato.

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