Nella mattinata di oggi una famiglia di origine romena abitante a Cascina è stata sfrattata per morosità: in un primo momento sembrava che la famiglia (padre, madre e bambino di tre anni) volesse opporre resistenza all'interno dell'abitazione - situata in via Simone da Cascina - ma poi i legali del proprietario dell'immobile e gli assistenti sociali sono intervenuti e gli inquilini hanno accettato di lasciare l'edificio.
I tre abitavano in un alloggio per le emergenze abitative ma il padre ha trovato un lavoro e quindi la famiglia è stata costretta ad andarsene. Lo sfratto è avvenuto alla presenza di carabinieri, polizia e 118 oltre alla polizia municipale ma sembra che le forze dell'ordine fossero presenti solo per precauzione. Dopo i quattro della precedente amministrazione, questo è il quinto e ultimo sfratto del Comune che così risparmierà denaro da poter reimmettere nel sociale.
L'assessore alla casa Ziello ha spiegato che sarà prevista la presenza di un vigile nei pressi della casa per scongiurare eventuali problemi. "Cascina, comune di 45mila abitanti, ha un numero di case popolari più basso rispetto ad altri comuni più piccoli della nostra provincia. Addirittura, per la sola emergenza abitativa contiamo di soli 19 alloggi di proprietà comunale. In attesa di nuovi interventi di potenziamento, non ci rimane che stanare tutte quelle persone che occupano alloggi polari o di emergenza abitativa senza requisiti idonei, in modo tale da far posto ai veri bisognosi. Sapevo che la situazione fosse difficile, ma mai avrei pensato fino a questi livelli. Cosa (non) è stato fatto in questi anni?" è il commento di qualche giorno fa dello stesso Ziello.