
Al Festival Puccini di Torre del Lago la rappresentazione de la Bohème di Puccini nel testamento artistico di Ettore Scola che nel 2014 ha firmato per il Festival di Torre del Lago il suo ultimo lavoro per il teatro lirico. Una “Bohème” come amava dire il grande Maestro scomparso nel gennaio 2016 “senza rivoluzioni, rivisitazioni o effetti stroboscopici, all’insegna della modernità …. È di per sé un’opera “moderna” … nella musica, nei sentimenti, nell’anima, quella modernità comune in tutte le opere di Puccini e che le ha rese eterne”.
Il lavoro di Ettore Scola è stato ripreso da Marco Scola di Mambro, nipote del grande regista e che già nel 2014 nella veste di assistente ha ideato con suo nonno la regia dello spettacolo, ripreso anche al Teatro Carlo Felice di Genova e che scrive nelle sue note di regia: “Piccoli particolari, pennellate che nel complesso compongono un quadro d'autore. Non c'è bisogno di aggiungere molto alle parole del Maestro Scola. Anni di studio e di letture su testi francesi gli hanno permesso di muoversi in un campo che conosceva molto bene. Ricreare l'atmosfera di una Parigi di metà Ottocento, che stava per esplodere in tutti i campi e le arti, è stato un gioco a cui ha partecipato con passione e dedizione”.
Eccellenti protagonisti di questa affascinante produzione in Mimì, Fiorenza Cedolins soprano italiano dalle straordinarie qualità vocali. La sua tecnica, il colore della sua voce e l’eleganza dell’emissione, l’hanno resa l’interprete ideale di alcuni dei maggiori ruoli del grande repertorio melodrammatico, in opere come “Tosca”, “La Bohème”, “Madama Butterfly”, “Manon Lescaut”, Fiorenza Cedolins si è imposta tra gli interpreti più importanti nel firmamento della lirica internazionale. Nel ruolo di Rodolfo il tenore italiano, vero beniamino del pubblico di Torre del Lago Leonardo Caimi, che ha già interpretato al fianco anche di Fiorenza Cedolins il ruolo in questa produzione del Festival Puccini andata in scena al Teatro Carlo Felice di Genova. Nel ruolo di Musetta Daniella Cappiello. Sul podio il direttore, italiano di nascita ma ormai russo di adozione, Fabio Mastrangelo, unanimemente riconosciuto come il direttore d’orchestra italiano più famoso nella Russia contemporanea. Con loro in scena Francesco Verna Marcello, Schaunard Raffaele Raffio, Colline Davide Mura. Alcindoro è Angelo Nardinocchi, Parpignol Francesco Napoleoni, Stefano Fagioli il sergente dei doganieri e Alessandro Biagiotti il doganiere. Assistente alla regia Nicola Ragone. Le scene sono di Luciano Ricceri, i costumi di Cristina Da Rold, le luci diValerio Alfieri. Il Coro del Festival Puccini è istruito da Salvo Sgrò, mentre alla guida del Coro delle Voci Bianche, Viviana Apicella.
Biglietti da € 19,50 a € 159.
Fonte: Fondazione Festival Pucciniano - Ufficio Stampa
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