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Avviso ai naviganti, la memoria dell'Arno arriva anche a Empoli

Duemila fra volontari, esperti, appassionati e soci attivi, nove mesi di laboratori, ricerche e conferenze sul fiume toscano e un mosaico di storie, personaggi e luoghi che oggi si ricompone e dà luogo a una mostra dedicata all’Arno. Partito lo scorso ottobre per valorizzare il fiume toscano come luogo di identità e di socialità, in questi mesi il progetto Arno 2016 ha dato luogo a tre laboratori di scrittura, fotografia, narrazione orale, un ciclo di conferenze e un lavoro di ricerca dei luoghi di interesse che si snodano lungo i 241 km di corso del fiumicel che “per mezza Toscana si spazia”, da Capo a Bocca d’Arno: da questo patrimonio comune è nata l’idea della mostra itinerante in partenza dal Centro Ponte a Greve il 4 luglio e programmata fino al 16 agosto in altri diciannove centri Unicoop Firenze. La mostra, patrocinata da Regione Toscana, unisce alcuni estratti del romanzo collettivo dei gruppi di scrittura, i motti popolari raccolti dai cantastorie e le fotografie realizzate durante il laboratorio, insieme a una selezione di scatti antichi dell’Archivio Alinari e di vari archivi locali.

Questo è solo il primo di una stagione di eventi destinati al grande pubblico: in tre diverse date di settembre a Arezzo, Firenze e Pisa si terrà il festival in riva d’Arno realizzato con la partecipazione di Cassa di Risparmio di Firenze e Cassa di Risparmio di San Miniato.  Oltre a tre nuovi allestimenti della mostra nei centri cittadini, sarà anche possibile partecipare a trenta percorsi di visita lungo l’Arno, proposti nell’ambito del Di di Festa e guidati dal Consorzio Toscana turismo cultura.

Tante attività e eventi che ruotano intorno a cinque temi su cui il progetto vuole stimolare conoscenza e riflessione: lavoro, uso, costruzioni, flora e fauna, passato e presente del fiume. Proprio da questi temi e dalle segnalazioni dei duemila partecipanti, è nata una vera e propria carta topografica divisa in cinque aree, con 253 luoghi di interesse storico, naturalistico, artistico e culturale. Un patrimonio di sapere fatto di conoscenze personali, spicciole e preziose, legate a ricordi d’infanzia, memorie di famiglia, di quelli, insomma, che non hanno prezzo e non si trovano nemmeno in vendita.

Nei prossimi mesi non mancheranno le sorprese, fra le quali l’uscita del docufilm sull’Arno firmato da Tobia Pescia e programmato per la memorabile data del 4 novembre. E, in attesa del film, c’è anche l’Arno da leggere e da guardare on line sul sito www.arno2016.it dove sono disponibili numerosi racconti, testimonianze e  ricordi sul fiume toscano, inviati da lettori e naviganti per contribuire all’archivio della memoria.

Fonte: Ufficio Stampa

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