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GoBlog  - Giulia Meozzi


Legittima difesa o difesa non legittima? (questo è il problema)

Partendo da questo titolo amletico volevo subito chiarire  il punto più importante : quand'è che la difesa si può definire legittima? L'attuale Art. 52 del codice penale  prevede che ai fini della validità della legittima difesa debba realizzarsi quel principio di proporzionalità per cui la difesa non deve eccedere in gravità rispetto all'offesa o al pericolo di questa.

Invece, la raccolta firme sulla “legittima difesa della casa e dei beni” , iniziata i primi d’aprile, e che è stata prorogata fino al 16 luglio 2016, vedrebbe un  potenziamento della tutela della persona che difende la propria casa ed i propri beni, facendo perno, sul punto più rilevante,  cioè la previsione di negazione del risarcimento danni al ladro per eventuali lesioni ad esso causate, attualmente non previsto dal nostro codice penale. La proposta di legge vedrebbe anche un aumento delle pene da 2 a 6 anni per chi viola il domicilio privato.

Sarà quindi  più facile difendersi in casa propria  senza rischiare di dover pagare i danni ai delinquenti, così come stava per accadere a Simone Barontini, imprenditore fucecchiese, che nel 2008 sparò sei colpi di pistola uccidendo un ladro, che nel cuore della notte, era entrato nella camera della sua abitazione sulle colline delle Cerbaie. Nell'Aprile 2010 fu condannato con rito abbreviato ad 1 anno e 4 mesi di reclusione per eccesso di legittima difesa, ed al risarcimento di 50.000 euro alla famiglia del ladro. Il 26 settembre 2012 la Corte D’Assise D’Appello, lo ha assolto riconoscendogli appunto la legittima difesa.

Come  in ogni  cosa però, bisogna stare attenti al rovescio della medaglia, questa proposta di legge di certo non  deve autorizzare il Far West  né la cosiddetta “giustizia fai da te”. Ricordiamo che il nostro codice penale non giustifica atti di manifesta violenza per combattere il fenomeno della microcriminalità. Se  però, credete in questa raccolta firme, vi basta munirvi di carta d’identità e recarvi nel vostro comune di residenza, avete tempo fino al 16 luglio.

 

Giulia Meozzi

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