Martedì 21 giugno il Centro Antiviolenza Frida Kahlo, primo centro antiviolenza della zona del Valdarno Inferiore, spegne la sua terza candelina.
Aperto nel 2013, da Associazione Frida grazie al finanziamento del Dipartimento Pari Opportunità e in parternariato con SDS Valdarno Inferiore, il CAV in questi anni ha accolto e sostenuto più di 240 donne e ne ha ospitate 20, insieme a 22 minori. Il centro offre alle donne molteplici forme di supporto e opera in una prospettiva di genere con la finalità di rimettere la donna al centro della sua vita; il CAV fa parte della rete nazionale dei centri antiviolenza, D.i.Re e del coordinamento toscano, TOSCA.
Il CAV Frida Kahlo, è diventato un punto di riferimento non soltanto per le donne che vivono o hanno vissuto situazioni di violenza, ma anche per le istituzioni e le altre associazioni del territorio.
Nel suo terzo anniversario, l'associazione Frida intende ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno riconosciuto e sostenuto il lavoro svolto dall'associazione e che comprendono quanto sia importante che anche nel zona dal Valdarno Inferiore esista un luogo per le donne vittime di violenza. Frida ringrazia prima di tutto le operatrici e le volontarie che lavorano con competenza ma soprattutto passione, le amministrazioni comunali del territorio che in più occasioni hanno rinnovato il sostegno al CAV, i servizi sociali con i quali Frida collabora da anni, le associazioni locali che promuovono iniziative per supportare il centro, le istituzioni scolastiche, le forze dell'ordine e tutti i soggetti pubblici e privati che si adoperano per contrastare la violenza di genere.
Ma In questa occasione speciale, il pensiero non può che andare a tutte le donne che si sono riprese la libertà e che si sono ricostruite una vita, a loro va il nostro più importante ringraziamento, perché solo grazie alla loro forza e al loro coraggio, le socie e le operatrici di Frida, riescono a portare avanti il centro antiviolenza Frida Kahlo e superare gli ostacoli che si presentano in questo lungo cammino contro la discriminazione di genere.
Fonte: Associazione Frida