
È partito il grande corteo festoso e colorato del Toscana Pride che oggi attraverserà le vie di Firenze per rivendicare i diritti Lgbtqi (lesbiche, gay, trans, transgender, queer, intersex). Ad aprire il corteo lo striscione del comitato organizzatore con la scritta 'Fatti di Pride, l'orgoglio è contagioso', immediatamente dietro sfilano i Comuni con i gonfaloni che hanno dato il patrocinio alla manifestazione. Presenti numerosi sindaci con la fascia tricolore. In corteo anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, senza fascia, che ha spiegato di essere "qui insieme a molti assessori della mia Giunta anche per esprimere solidarietà e vicinanza per i fatti di Orlando". Le polemiche sul mancato patrocinio da parte dell'amministrazione comunale - ha detto Nardella - "non le hanno sollevate certo il comitato organizzatore e sono più preoccupato delle polemiche dei partiti". Tra le istituzioni presenti c'è anche il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che parlando con i giornalisti in merito ai diritti e alle unioni civili, ha sottolineato che "una sinistra moderna sa dove stare", in riferimento alla sua presenza alla manifestazione. Seguono poi numerosi carri con musica e colori. Presenti famiglie con bambini, semplici cittadini e curiosi ed esponenti della Cgil vestiti con una parrucca colorata. In corteo, tra gli altri, un pastore luterano con tanto di colletto bianco, simbolo del sacerdozio, che mostra una scritta 'Dio ama gay, lesbiche e trans'.
Un grande, coloratissimo corteo, una festa allegra e pacifica piena di musica, sorrisi e palloncini arcobaleno. In tre parole, il Toscana Gay Pride; il primo a Firenze che ha risposto a braccia aperte all'appello degli organizzatori, insieme a tanti sindaci con i gonfaloni da tutta la regione, ad associazioni per i diritti, a tante altre nate in ricordo di vittime innocenti (tra tutte quella dei familiari delle vittime sulla Moby Prince) e naturalmente tutto il popolo lgbtqi.
"Mi pare che si qui si colga il grande confine tra chi ha paura della libertà, del cambiamento, del "diverso" in un mondo che invece è in continua trasformazione. E allora risponde chiudendosi dietro a muri di razzismo, omofobia, nazionalismi. Invece al cambiamento deve cercare e dare risposte una sinistra coerente attraverso un confronto culturale, anche deciso, che consenta alle persone di realizzarsi pienamente, in sintonia con le richieste che la parte migliore della società avanza, anche con belle manifestazioni come questa, belle, serene, per una libertà sempre più grande di cui non si deve mai aver paura" ha affermato il presidente Enrico Rossi, in prima fila con gli amministratori toscani nel corteo partito da Piazza D'Azeglio.
Rossi ha poi ripetuto il suo positivo giudizio sulla legge per le unioni civili "un primo passo importante, cui si dovrà far seguire una buona legge sulle adozioni". "Ho già detto che non personalmente non vedo con favore la cosiddetta maternità surrogata – ha aggiunto – ma su un buon provvedimento sulle adozione la sinistra sa da che parte stare".
Gli organizzatori: siamo diventati 30mila
Con un lungo applauso il corteo del Toscana Pride, in corso a Firenze, ha salutato l'annuncio dato da uno dei carri che i partecipanti alla manifestazione, secondo gli organizzatori, "sono saliti a 30 mila". In molti, infatti, tra cittadini, curiosi, ma anche turisti, si stanno aggregando al corteo al suono della musica e ingrossando così le fila delle persone che sfilano per il centro di Firenze.
Un carro allestito per il Toscana Pride è stato sabotato alla Limonaia di Villa Strozzi
Il carro di azione gay e lesbica, che stamani era stato allestito alla limonaia di villa Strozzi per poi sfilare oggi al Toscana Pride a Firenze, è stato "aggredito" e smontato da "da esponenti di Fdi e Azione universitaria" che hanno anche lasciato sul posto uno striscione di rivendicazione, con i loro loghi, con scritto 'La natura non si cambia, un figlio non si cambia'. E' quanto denunciato oggi dagli organizzatori del Toscana Pride all'inizio della manifestazione che questo pomeriggio sfila per le vie di Firenze a sostegno dei diritti Lgbtqi. "E' stato un atto omofobo e meschino proprio nel giorno del Pride", hanno detto gli organizzatori della manifestazione. In una nota,Azione universitaria spiega che stamani alcuni militanti si sono recati sotto la Limonaia di Villa Strozzi, che ospita il villaggio del Toscana Pride, per fare un presidio contro le adozioni gay ma "la nostra azione dimostrativa è stata subito interrotta quando alcuni attivisti ci hanno contestato e strappato lo striscione che stavamo appendendo". Ritenevamo che oggi fosse il giorno giusto per chiedere maggiore tutela per i diritti dei fanciulli affinché non siano trattati come merce per un capriccio".
"Coloro che hanno attaccato un carro del gay pride fiorentino hanno commesso un dispetto vandalico contro la libertà di espressione", spiegano in una nota diffusa in serata Giovanni Gandolfo, coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, e Angela Sorice, presidente provinciale di Azione Universitaria Firenze, condannando l'aggressione subita dagli attivisti del Toscana Pride. "Noi stessi siamo stati vittima di un'aggressione da parte di chi, a volto coperto e con il casco in testa, ci ha attaccato personalmente con offese e minacce, strappando lo striscione a difesa dei diritti dei figli, che questa mattina stavamo attaccando al muro sotto la Limonaia di villa Strozzi e che poi è stato asportato dal muro dove si trovava". "Rispediamo le accuse che ci rivolgono di aver assaltato il carro in questione al mittente e prendiamo le distanze da tale atto. Per quanto ci riguarda la libertà di espressione è sacra e non deve essere lesa in nessun caso, per quanto ci manifestiamo contrari ai principi del gay pride", concludono Gandolfo e Sorice.
«Pisa in prima linea per i diritti civili e contro l’omofobia». Il sindaco Filippeschi al Toscana Pride con la fascia arcobaleno
«Pisa c'è. Abbiamo aderito al Pride perché siamo molto impegnati per il riconoscimento dei diritti civili e contro l'omofobia. Il prossimo anno celebreremo il ventennale del primo registro comunale delle unioni civili, istituito a Pisa nel 1997 – così il sindaco di Pisa Marco Filippeschi oggi, sabato 18 giugno, al Toscana Pride a Firenze con la fascia arcobaleno - Vogliamo dare ancora il nostro contributo, dopo l'approvazione della legge che è stata una bella conquista. Siamo a Firenze anche per ricordare la strage di Orlando e quelle compiute nei territori dominati dall'Isis. La battaglia di civiltà per il diritti, a fianco delle comunità Lgbt, è globale. L'Europa deve fare la sua parte».
Con un ricordo per le vittime di Orlando, si avvia a concludersi il Toscana Pride, la manifestazione, la prima a Firenze, per i diritti Lgbtqi che questo pomeriggio ha visto sfilare migliaia di persone per le vie del centro storico fiorentino. Circa 30 mila i partecipanti, secondo gli organizzatori della manifestazione che si sono detti entusiasti del risultato ben superiore alle aspettative. Il corteo aveva come 'approdo finale' piazza Indipendenza dove è stato allestito un palco. Qui si alterneranno, tra l'altro, interventi degli organizzatori, musica, un monologo dell'attore Carlo Gabardini proprio sulla tragedia di Orlando, e la testimonianza di un ragazzo russo venuto in Italia dopo aver subito discriminazioni nel proprio paese a causa del suo orientamento sessuale. Non sono invece previsti interventi di rappresentanti politici o delle istituzioni. In ricordo delle vittime della strage di Orlando nel corso della manifestazione sono stati anche distribuiti adesivi con l''immagine del nastrino con i colori dell''arcobaleno e della bandiera americana, diventato il simbolo della campagna #westandwithorlando. Tra i tanti rappresentanti delle istituzioni, anche il sindaco di Pisa Marco Filippeschi che spiccava con una fascia arcobaleno.
I sindaci con la fascia tricolore vicino alle drag queen, il governatore della Toscana Enrico Rossi 'circondato' dalle famiglie tricolore, baci lanciati dai carri verso cittadini, turisti e forze dell'ordine. E' anche questo il Toscana Pride, manifestazione per l'orgoglio e i diritti Lgbtqi che questo pomeriggio ha sfilato, per la prima volta, a Firenze, nel cuore del centro storico. Oltre 30 mila i partecipanti secondo gli organizzatori del Pride che hanno visto superate le loro più rosee aspettative. Ad aprire il corteo lo striscione degli organizzatori 'Fatti di pride', gli sbandieratori di Bagno a Ripoli, e i gonfaloni dei Comuni, una settantina circa, che hanno dato il patrocinio alla iniziativa. Molti i sindaci presenti con la fascia tricolore, così come il presidente della Regione Enrico Rossi. Presente anche il sindaco di Firenze Dario Nardella, ma senza fascia. Nardella, nonostante le polemiche dei giorni scorsi per il mancato patrocinio, ha preso parte alla manifestazione insieme a molti esponenti della sua giunta. Questo gli è valso alcune critiche e sfottò dai manifestanti che avevano cartelli con scritto 'Nardella l'arcobaleno ti cancella'. Il sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, invece si è presentato con una fascia arcobaleno. Ma soprattutto il Toscana Pride è stato colori, musica, carri, pailettes, parrucche, tacchi a spillo vertiginosi, vestiti succinti, e soprattutto divertimento. In tanti, cittadini e turisti, si sono fatti coinvolgere al passaggio del corteo andando a ingrossarne le fila. Il momento più sentito è stato il passaggio a fianco del Duomo, che ha stupito e divertito i tantissimi turisti. Poi il serpentone colorato e festoso si è sciolto in piazza Indipendenza dove è stato allestito un palco per gli interventi finali. Da qui è stato chiesto un minuto di silenzio per le vittime di Orlando, seguito da un lungo applauso di tutta la piazza.
"Nello stesso giorno in cui nega il Gonfalone al Gay pride, il Comune di Firenze lo spedisce in Vaticano dal Papa nell'ambito di un pellegrinaggio delle parrocchie toscane: praticamente, una chiara indicazione di come si schiera Palazzo Vecchio sul tema dei diritti civili". Lo dice il consigliere comunale di Sinistra italiana Tommaso Grassi che ha diffuso anche una foto della presenza del gonfalone in piazza S. Pietro. "Il pellegrinaggio parrocchiale da Francesco è forse una iniziativa a carattere istituzionale?", chiede Grassi, che sul tema annuncia una interrogazione nel Consiglio comunale di lunedì "per capire i contorni di questa discutibile decisione". Il consigliere fa inoltre notare come sia "La prima volta che il sindaco e il Gonfalone si dividono: lui, seppur tardivamente, ha deciso di farsi vedere al Gay Pride, mentre il simbolo di Firenze, stamani, era al cospetto del massimo rappresentante della Chiesa. Qualcosa non torna".
- Toscana Pride a Firenze (foto gonews.it)
- Toscana Pride a Firenze (foto gonews.it)
- Toscana Pride a Firenze (foto gonews.it)
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