Fiorentino, 36enne, senza una formazione proveniente da istituti alberghieri, eppur uno degli chef più bravi della Toscana. Stiamo parlando di Antonello Sardi, a capo della brigata del ristorante stellato La Bottega del Buon Caffè, situato nella bellissima cornice di lungarno Benvenuto Cellini 69r.
Scuola Tessieri (www.scuolatessieri.it) è andata a trovarlo, per conoscerlo da vicino, e facendosi rilasciare un’intervista esclusiva è riuscita ad entrare nel mondo culinario che caratterizza questo eclettico professionista. La sua storia può difatti essere d’insegnamento per i tantissimi giovani che si avvicinano a questo lavoro: partito a 27 anni come lavapiatti ha fatto tutta la gavetta, scalando tutti i gradini, fino a diventare una degli chef più richiesti.
Parlando del ristorante, della formazione, della materia prima, illustra in modo molto interessante quali siano pregi e difetti di lavorare ad alto livello. A partire dal reperimento della materia prima – il 40% della materia prima che utilizza proviene da un orto biologico situato in provincia di Siena – per poi passare alla gestione dei collaboratori, lo chef descrive quest’esperienza professionale con entusiasmo. A partire dalla location, dove convivono piatti fatti su misura, tessuti ricercati, che donano al locale un’aria elegante ma allo stesso tempo informale.
Interessante anche le risposte che ha dato lo chef quando ha iniziato a parlare del suo modo di cucinare, che secondo Antonello Sardi ha lo scopo di essere semplicemente buono, colorato, sano, senza necessariamente definirsi o catalogarsi.
Fonte: Ufficio Stampa