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Nuovo appuntamento al MMAB con la rassegna “Letti da rifare”

Torna la rassegna “Letti da Rifare” al MMAB di piazza Vittorio Veneto. Venerdì 10 giugno alle ore 18.00 è prevista la presentazione del numero 39 della rivista ZAPRUDER, Fake vero falso verosimile.

Zapruder è il quadrimestrale dell’associazione Storie in Movimento, edito da Odradek dalla primavera del 2003. Ogni numero è costituito da una prima parte, la rubrica Zoom, che raccoglie alcuni saggi sull’argomento monografico di tutto il numero. Ci sono poi le Schegge, articoli più brevi e spesso in collegamento con il tema del numero, e una sezione dedicata alle Immagini. Altre rubriche, che vanno e vengono a seconda dei temi trattati e di chi cura i numeri, sono: “in cantiere”, “la ricerca che non c’è”, “archivi”, “la storia al lavoro”, “storie di classe”, “luoghi”, “altre narrazioni”, “interventi”. In chiusura vengono presentate sempre alcune recensioni.

La riflessione del numero 39 di «Zapruder» si concentra sull’idea di falso. Ormai ampiamente tramontata la visione positivistica del documento e l’idea della storia come ricerca del Vero, indagare il falso ha ancora un senso; a patto di chiarirne metodi, fini e confini. Quello che rimane fondamentale è il processo di indagine della soggettività, in senso comunitario e politico, alla base della costruzione di ogni fonte storica. Fino a giungere a un rovesciamento metodologico; il compito di chi fa storia non è tanto dimostrare la falsità di un documento ma indagarne i canoni di autenticità, con l’avvertenza che anche il processo di costruzione della fonte è parte costituente della fonte stessa. C’è un’intenzionalità in ogni documento che va assunta e presa in carico. Ogni documento, in quanto monumento, è il risultato di uno sforzo, politico in senso lato, compiuto dalla società di imporre una determinata rappresentazione di sé. Ci siamo chiesti come, allora, in pratica, l’uso politico delle fonti abbia messo e metta in gioco la costruzione o la demolizione di un’egemonia, o di una controegemonia, culturale e sociale. Ne parliamo con: Gino Candreva e Monica di Barbora (curatori del numero).

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