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Scomparsa di Antonio Querci, storico custode di Palazzo Pretorio

Si è spento all’età di 75 anni Marcantonio Querci, lo storico custode di Palazzo Pretorio, un pezzo di storia del Museo Civico lungo 25 anni.  Dagli inizi degli anni Settanta fino alla chiusura del Pretorio per i lavori di restauro (1998) Marcantonio, Antonio per gli amici, è stata una figura di riferimento per stuoli di visitatori e studiosi interessati ad approfondire la storia delle collezioni del patrimonio artistico cittadino.

Querci, reperibile 24 ore su 24 (abitava negli spazi di palazzo Valentini contigui al Pretorio), è stato molto più che il custode del Museo alle dipendenze del Comune. Restauratori e vari sovrintendenti si rivolgevano a lui per ogni questione tecnica e logistica e non è un caso se, quando il Museo chiuse i battenti per i lavori di restauro, fu ritrovato un cassetto pieno di lettere di ringraziamenti per il suo operato.

Ex operaio tessile, Antonio era una persona sempre gentile e disponibile.  Amava tanto la bellezza dell’arte, al punto da mettersi a studiare la storia della collezione e le lingue straniere per essere sempre preparato e all’altezza del suo ruolo nei confronti del pubblico. Da sempre orgoglioso del Museo, Antonio continuava a frequentarlo, sebbene in pensione e in precarie condizioni di salute, fiero di mostrare ad amici e conoscenti, che spesso accompagnava, un luogo così bello, di cui conosceva storie e segreti. Che ora nessuno più racconterà. Un ricordo personale, risalente agli anni Ottanta, è quello che traccia l’assessore alla Cultura Simone Mangani: «Dalla sua casa, in palazzo Valentini, si accedeva direttamente al Museo e l’8 settembre ci faceva salire sul tetto del Pretorio per farci vedere il Corteggio da una prospettiva straordinaria. Un regalo semplicissimo e bellissimo. Una persona seria, mite, innamorata di Prato e del Pretorio del quale conosceva storia e segreti. A nome dell’amministrazione, un caloroso abbraccio alla sua famiglia e un ringraziamento ad Antonio Querci». Alla moglie di Antonio e ai suoi figli anche lo staff del Museo di Palazzo Pretorio esprime le più sentite condoglianze.

Fonte: Ufficio Stampa

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