Tra i 26 comuni toscani chiamati al voto domenica 5 giugno, si tratta probabilmente del più turbolento, almeno da un punto di vista prettamente politico.
Stiamo parlando di Sesto Fiorentino, 48946 abitanti in provincia di Firenze, l'unico Comune, insieme a Larciano, ad andare a elezione anticipata.
A interrompere il mandato dell'ex sindaco Sara Biagiotti è stata, infatti, una spaccatura interna nel PD che chiama in causa importanti vicende locali e l'intera politica nazionale, data anche la vicinanza politica di Sara Biagiotti al premier Renzi, che la chiamò nella sua Giunta quando era sindaco di Firenze.
La mozione di sfiducia. Sara Biagiotti fu eletta nel maggio 2014 con il 56% dei voti, sostenuta dal PD, una lista civica, Italia dei Valori e la Federazione della Sinistra (Prc e Pcci). Una mozione di sfiducia pose fine al suo mandato lo scorso 21 luglio: fu firmata da tredici consiglieri del Partito Democratico (poi espulsi dalla Commissione garanzia del Pd metropolitano) oltre che da 4 consiglieri di Sel, 1 ex 5 Stelle, e 2 di Forza Italia). Attualmente il Comune è gestito dal commissario prefettizio Antonio Lucio Garufi, nominato lo scorso 26 agosto.
La rottura interna al PD. Nei confronti dell'ex sindaco è stata fatta l'accusa di essere ‘incapace di amministrare la città’.Una rottura interna che, almeno formalmente, è stata causata dalla politica portata avanti in merito alla nuova pista dell'aeroporto di Peretola e l'inceneritore dei rifiuti, due progetti osteggiati dalla maggio parte dei consiglieri Dem. Ma la spaccatura è stata anche il frutto della gestazione interna di un'ala non renziana del partito, ostile alla Biagiotti.
L'ex sindaco, dopo la sfiducia, parlò di "una delle pagine peggiori dopo il fascismo". Ma l'intero PD toscano stigmatizzò con parole dure la mozione di sfiducia, sintomo anche dell'importanza politica del gesto. Dal segretario toscano Dario Parrini che parlò di "gravità inaudita", al sindaco di Firenze Dario Nardella, fino al governatore Enrico Rossi che sottolineò come questa azione "non era di natura squsitamente locale, ma covava ostilità a livello nazionale".
E non c'è da stupirsi che il PD abbia posto tutta questa attenzione alla vicenda: la sfiducia è arrivata dalla maggior parte dei consiglieri Dem (8 su 4) e rivolta ad un sindaco tra i fedelissimi del premier Renzi: ricordiamo che Sara Biagiotti, oltre ad aver fatto parte della Giunta Renzi a Firenze, partecipò con Maria Elena Bioschi e Simona Bonafé alla campagna elettorale a sindaco dell'attuale premier nel 2012, di cui era una delle coordinatrici. Non dimentichiamo, inoltre, che Sara Biagiotti è stata presidente dell'Anci toscano fino allo scorso settembre.
I candidati. I candidati sindaci saranno 5. Come era prevedibile la sinistra si presenta completamente divisa.
Sara Biagiotti non aveva escluso una sua ricandidatura, ma poi si è defilata dalla competizione.Il candidato sindaco del Partito Demcratico è Lorenzo Zambini, che sarà appoggiato da due liste civiche 'Sesto! Siamo Noi' e Sesto Civica.
Ma l'elettore di sinistra non avrà vita facile: esistono infatti due ulteriori candidati. Si tratta di Lorenzo Falchi appoggiato da Sinistra Italiana e la 'lista Civica Per Sesto' e Maurizio Quercioli, appoggiato da Rifondazione Cmunista e la lista civica 'Sesto Bene Comune'.
Corre da solo il M5S con Pietro Pompeo Cavallo. A destra, invece, regna l'unità: Fratelli d'Italia e Forza Italia correranno insieme appoggiando Maria Tauriello.
Stando così le cose c'è da spetatrsi davvero di tutto: la sinistra è spaccata, la destra unita e il M5S poitrebbe fare da ousider.
Si vota domenica 5 giugno, se nessuno dei candidati raggiungerà il 50% più uno dei votanti, si andrà al ballottaggio: la data prevista è il 19 giugno.
GLI ALTRI COMUNI AL VOTO
Nell'Aretino si voterà ad Anghiari, Civitella in Val di Chiana, Montevarchi, Ortignano Raggiolo e Sansepolcro.
Nel Grossetano, oltre che nel capoluogo Grosseto, si rinnovano le amministrazioni di Castiglion della Pescaia, Orbetello, Roccalbegna e Scansano. A Livorno si voterà solo a Capraia Isola.
In provincia di Lucca vanno alle urne Altopascio, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana e Seravezza e a Massa-Carrara Montignoso e Pontremoli.
Nel Pisano sono Buti, Cascina, Santa Luce e Vecchiano i comuni coinvolti.
A Pistoia si vota solo a Larciano e in provincia di Prato a Carmignano.
Due sono invece le amministrazioni chiamate alle urne nel Senese: Chiusi e Trequanda.
Giovanni Mennillo