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Integrazione, Psi: "Il problema è non creare differenze nei diritti e nei doveri"

"La Segreteria del PSI - Unione Comunale di Montopoli, riunitasi martedì scorso 24 maggio presso la propria sede in Montopoli Val d’Arno ha affrontato, fra i vari temi all’OdG, quello della politica istituzionale di Governo e di Ente sull’integrazione e la libertà di culto sancito dall’art.19 della Costituzione, ed ha parlato della opportunità del nostro Comune a far fronte alla richiesta rivoltagli dalla Prefettura di Pisa per l’emergenza profughi; a seguito di ciò coglie l’occasione per rispondere alla sollecitazione rivoltagli dal Partito Democratico ad esprimersi sul tema dell’integrazione.

I socialisti, ed anche quelli di Montopoli, sostengono da sempre che il modo più giusto per intendere il multiculturalismo non sia quello della resa sui nostri valori, e neppure quello della rinuncia a far rispettare i dettami della nostra Costituzione, ma quello della convivenza reciproca basata sul rispetto delle regole e delle norme, per gli uni e per gli altri senza distinzione: chi vive, si stabilisce, transita nel nostro Paese deve considerare la parità di genere, il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali.

I socialisti hanno presentato in Parlamento il Disegno di Legge sulla Cittadinanza: obbligo della conoscenza della lingua e della cultura italiana, giuramento sulla Costituzione.

L’integrazione avviene solamente quando non si calpestano e non si fanno calpestare i diritti fondamentali della persona, anche quello dell’esercizio della libertà religiosa, ma richiamando tutti al rispetto delle leggi e dei principi costituzionali.

Il PSI dell’Unione Comunale di Montopoli è convinto che la comunità montopolese abbia una grande opportunità con l’accoglienza profughi: per crescere dal punto di vista culturale, per essere in grado di affrontare nuovi stimoli e nuove realtà, facendo così fronte in modo consapevole a quella che potrebbe diventare una vera e propria emergenza migratoria e dell’accoglienza.

Tutti devono fare la loro parte, i cittadini, i migranti, ma soprattutto le Istituzioni.

I cittadini montopolesi non devono avere la percezione che la legge non sia uguale per tutti, ma apprendere che l’accoglienza è reciprocità.

Solo così si potrà contribuire a disperdere i rischi xenofobo-razzisti nella nostra comunità che trovano facile alimento quando si creano situazioni non chiarite, opache e chiuse .

Per questo, i socialisti di Montopoli propongono di istituire un ^Tavolo dell’Immigrazione^ dove siano coinvolti: il Consiglio Comunale, le Istituzioni Sanitarie (Area Vasta, Società della Salute, Zona Distretto, Case della Salute, etc…), il Terzo Settore, l’Associazionismo (culturale, sportivo, ambientale, socio-sanitario), le cinque Consulte di Frazione, la Scuola, le Parrocchie, l’Impresa industriale, l’Imprenditoria locale; Tavolo che con cognizione di causa e sotto l’egida dell’Istituzione locale coordinerà, attraverso un sereno spirito di collaborazione, l’operatività in totale trasparenza.

La Prefettura di Pisa ha già chiamato i Sindaci dei comuni della provincia per verificare la disponibilità di questi a dare un contributo nei propri territori per l’emergenza profughi.

Il Comune di Montopoli ha sempre fatto la sua parte, ma ci si può sempre migliorare, e da oggi lo dovrà fare coinvolgendo di più i propri cittadini ed i migranti stessi rendendoli utili come parte attiva ed operosa del territorio in cui soggiornano; in questo modo, e solo in questo modo, non ci faremo trovare impreparati e, com’è già accaduto in alcuni Comuni ai quali dobbiamo guardare per apprendere, l’accolto non verrà guardato con sospetto".

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