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Alimentazione e stile di vita sani, un incontro all'Ospedale nell'ambito di 'Hospitalmente'

L'ospedale di Empoli (foto gonews.it)

“Il gusto e il sapore sono gli ingredienti principali dei piatti. Un pasto semplice e appetitoso fa stare bene e rimanere in forma. Mangiare in maniera sana vuol dire anche prendersi i giusti spazi e tempi per nutrirsi correttamente”. Sono queste alcune delle parole pronunciate da Maria Giannotti, direttore dell’unità operativa Igiene degli alimenti e nutrizione di Empoli, durante la presentazione del libro La via Francigena. I piatti tipici - Storia, architettura e ricette del tratto toscano (Aska Edizioni) scritto da Ruggero Larco (architetto e membro dell’Accademia Italiana della Cucina), richiamando l’attenzione sui principi basilari di una sana e corretta alimentazione.

Il dibattito è stato arricchito anche dai contributi e dalla presenza di altri componenti dell’Accademia Italiana della Cucina quali Marta Ghezzi, Giovanni Mancini e Alessandro Signorini.

La presentazione del libro, svoltasi nei giorni scorsi nei locali della biblioteca del “San Giuseppe” di Empoli, nell’ambito di “Hospitalmente – incontri, confronti, idee in ospedale”, è stata anche l’occasione per illustrare Pranzo Sano Fuori Casa”, il progetto promosso dalla Regione Toscana tentando di rispondere all'esigenza di conciliare nella pausa pranzo gusto e salute, offrendo l'opportunità di fare scelte alimentari sane anche fuori casa. La scelta di seguire sani stili di vita è un'esigenza forte che porta le persone a essere sempre più attente a scegliere cibi salutari e gustosi.

Il denominatore comune è stato, dunque, la ricerca e l’individuazione di ricette in grado di coniugare queste diverse esigenze, apparentemente inconciliabili, anche tramite una retrospettiva storica a partire da alcune curiosità gastronomiche che hanno caratterizzato - e caratterizzano ancora oggi - le varie località disseminate lungo il tratto di collegamento tra il centro della cristianità (Roma) e il Nord Europa.

Grazie a “Hospitalmente” è stato possibile approfondire tale argomento nel rispetto del progetto aziendale che prevede appuntamenti a cadenza mensile (sanitari e non solo) in ospedale e aperti al pubblico, con varie finalità: approfondire specifiche tematiche sanitarie, garantire la socialità dei pazienti, instaurare un "clima attivo" per i pazienti ed i loro familiari, creare opportunità per l'occupazione del "tempo libero" e la socializzazione, rinforzare la relazione paziente-curanti, contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e ad una più rapida guarigione, limitando le conseguenze dell'inattività fisica, della sindrome depressiva legate al ricovero e promuovendo corretti stili di vita, in un luogo come quello dell’ospedale in cui l’assistenza sanitaria e la cura dei malati sono i tratti distintivi di chi ha a cuore la salute dei cittadini ad ampio raggio.

 

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