Si inaugura un nuovo spazio verde a servizio del nido La Casa dei Canguri, in via Garigliano, a Empoli. Si chiama ‘Giardino Natura’ e si trova all’esterno del nido comunale in appalto alla Cooperativa Il Piccolo Principe di Empoli.
Giovedì 26 maggio, dalle 17.30 alle 19.30, è previsto il taglio del nastro alla presenza del sindaco Brenda Barnini, che ha la delega alla scuola, della direttrice del Centro Studi ‘Bruno Ciari’ Anna Lia Galardini e di tutto il personale della struttura educativa.
Sono previsti giochi all’aperto per genitori e bambini.
Giardino Natura vuole rappresentare un’offerta integrativa di realizzazione dello spazio esterno progettato e organizzato in modo tale da creare occasioni ricche e stimolanti per i bambini che frequentano il servizio educativo la Casa dei Canguri. La progettazione dello spazio è stata frutto di una preziosa collaborazione tra l’amministrazione comunale, i servizi educativi per l’infanzia in particolare, diretti da Roberta Cardini, la cooperativa Il Piccolo Principe, in qualità di gestore del servizio, e della cooperativa Pegaso.
Il Giardino Natura si presenta come ambiente naturale connotato esclusivamente di elementi naturali (piante, piccoli arbusti, canneti…) per favorire l’incontro spontaneo tra i bambini e la dimensione naturale, incentivando curiosità e desiderio di conoscere e di esplorare.
«Si tratta di favorire la costruzione di contesti che favoriscono un‘esplorazione che è fatta di foglie, terra, fiori, sassi, legnetti, sabbia e piccoli mondi naturalmente animati. Un progetto – spiega Sabrina Gori, Coordinatrice pedagogica della Cooperativa il Piccolo Principe – che vuole dare risalto alla meraviglia dei colori, la varietà delle qualità sensoriali, le trasformazioni legate al variare delle stagioni, ma anche a rispettare la natura e a porsi in una prospettiva ecologica».
Il Giardino Natura è uno spazio stimolante, vario, adatto all’esplorazione, capace di mettere in gioco le competenze dei bambini, vivibile come un grande atelier all’aperto, dove può crescere l’esperienza di sé e del mondo alla presenza di adulti che sanno sostenere questa attitudine con un’attenta osservazione e sensibilità. Importante diventa un progetto educativo che si ponga il problema di connettere il dentro al fuori, il naturale e l’artificiale, di riattivare una “sensibilità naturale” e sviluppare un pensiero ecologico che tenga conto di una larga partecipazione delle famiglie.
«Questo tipo di esperienza parte da una nuova immagine di infanzia che vuole riscattare luoghi perduti (gli spazi verdi, i cortili e le campagne) e che – conclude Gori – si lascia guidare dal sentimento della meraviglia, dello stupore, della capacità di un soffermarsi, di un “vedere” e un “saper guardare “con gli occhi curiosi dei bambini».

Fonte: Comune di Empoli - Ufficio Stampa