Associazione Conciatori, Donati: "Basta screditarci, pensiamo al futuro. Le mele marce restino fuori"

(foto gonews.it)

In un momento di crisi per le concerie è d'obbligo programmare e guardare al futuro, ma con un occhio al territorio: questa è una delle linee guida tracciate oggi - martedì 24 maggio - dal presidente dell'Associazione Conciatori Franco Donati nell'assemblea annuale per il 2016. Non è stato un anno particolarmente facile per le concerie ma ci sono stati timidi segnali di ripresa, come ha illustrato lo stesso Donati di fronte a rappresentanti delle amministrazioni comunali della Zona del Cuoio, a conciatori e anche a delegati delle associazioni della zona.

A Santa Croce sull'Arno nel pomeriggio si è dunque tenuta l'assemblea annuale per fare il punto sulla situazione, che non è delle più rosee.Buona parte della produzione è destinata al mercato del lusso e molti fattori internazionali stanno facendo rallentare la crescita: il mercato cinese rallenta, il petrolio è in crisi, le guerre dilagano, l'Europa minaccia la divisione e via discorrendo. In linea di massima chi ha soldi non li spende e il tutto rimane in stand-by, come ha sottolineato Donati. "Le aziende che prima facevano una programmazione virtuosa adesso vivono alla giornata, la gente ha smesso di comprare i marchi grandi e si rifà alle alternative più a buon mercato, le nostre firme non sanno che fare perché hanno lasciato campo libero a aziende come Kors o Burberry" ha detto il presidente dell'Associazione Conciatori, che poi ha provato a spiegare le vie d'uscita: "Allarghiamo la platea dei clienti, puntiamo sempre sulla qualità, ampliamo la gamma degli articoli e abbassiamo i prezzi pur mantenendo alta la competitività".

Una buona parte dell'assemblea si è incentrata sulla campagna mediatica contro il Distretto conciario, come ha riferito Donati. Il 'Centro nuovo modello di sviluppo' di Vecchiano ha accusato le concerie di sfruttare gli immigrati in ambienti malsani e senza condizioni di sicurezza e lo stesso ha fatto una tv tedesca con una troupe inviata in conceria all'interno di una scarnatrice. Sono piovute migliaia di critiche sulle concerie di Santa Croce sull'Arno e della Zona del Cuoio, tanto che Donati non le ha mandate a dire: "Si è trattato di una mossa mirata a screditarci. Stando ai dati del triennio 2013-2015 presenti nel Piano per la sicurezza sul lavoro su 131 controlli ben 119 impianti sono efficienti e in 12 ci sono state carenze di tipo manutentivo. Come Associazione Conciatori abbiamo un codice etico e se c'è qualche mela marcia è semplice agire, la si manda via. Ci vogliono infangare, siamo il settore numero uno per la sicurezza e la Regione Toscana non ci ha difeso. Ora la domanda viene spontanea, la Regione ci dà una mano o permette che si dicano infondatezze su di noi?".

Si è parlato anche dell'Ecoespanso e Donati non ha risparmiato parole dure: "L'Europa ci ha chiesto indietro qualche milione di euro ma abbiamo cessato l'utilizzo dell'impianto tre mesi prima della scadenza. Vedo però che quando si tratta di screditarci allora si finanziano le iniziative... Ritengo comunque vergognoso che continuino a prosperare soggetti che chiudono perché non vogliono o non possono pagare multe per le loro scorrettezze". A proposito di depurazione è stato fatto un passo in avanti con l'Accordo di programma che prevede lo sviluppo della depurazione con grossi investimenti pubblici e privati. Donati ha posto l'accento su come il depuratore della riva destra sia più economico per le aziende rispetto a quello sulla riva sinistra. E a questo si è ricollegato con uno dei discorsi fondanti dell'assemblea di oggi: "Bisogna andare avanti spediti, senza alcuna zavorra. Chi crede nel futuro vada avanti e stia a capo delle aziende".

Grandi sono stati anche i risultati per il Polo Tecnologico Conciario Po.Te.Co. che sta ampliando sempre di più il suo polo. Su questo fronte è stato firmato un importante accordo con l'ente francese CTC di Lione e Poteco potrà utilizzare i laboratori CTC accreditati in Cina e in Italia sarà partner esclusivo di CTC. La volontà della Associazione Conciatori è quella di diventare uno dei centri più importanti in Europa. anche costruendo rapporti con le scuole, le università e i centri di formazione, con un occhio al futuro e uno al territorio. "Non siamo giganti dell'industria ma tenaci e capaci artigiani che riescono a dare grande valore a ciò che realizzano. Ci tengo a sottolineare che non vogliamo costruire una Associazione a misura di qualcuno o qualcosa. Siamo aperti, non siamo solo di Santa Croce sull'Arno per intendersi, parliamo dunque di una categoria di imprenditori che decide di stare assieme e l'unione non la si fa con la visibilità bensì con volontà di fare, serietà e correttezza" ha chiosato Donati.

Gianmarco Lotti

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