“Nasce stamani a Castelfiorentino il primo comitato per il sì al referendum di ottobre. Promosso da cittadini di tutte le età uniti nella convinzione che quello di un sistema istituzionale troppo farraginoso e lento sia uno dei limiti che hanno impedito all'Italia di diventare un Paese in linea con le grandi democrazie europee, si propone per sostenere il cambiamento radiacale della politica e delle istituzioni italiane in senso moderno, dinamico, efficiente contro chi alimenta l'idea del Paese immobile, immodificabile, irriformabile”.
Così ha esordito il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni nel portare i saluti suoi personali e della giunta. “Vogliamo sostenere quel concetto di democrazia decidente in grado di garantire la funzione di governo senza che questa possa pregiudicare le prerogative del Parlamento perché di stallo si muore” afferma la promotrice e coordinatrice del comitato Francesca Giannì “la sfida della consultazione sarà rendere i cittadini, soprattutto i più giovani, ed io come tale ne sono decisamente consapevole, protagonisti del cambiamento dell'Italia, un cambiamento che avviene restando pienamente dentro i valori fondanti della Carta costituzionale ma che va a rispondere a richieste che erano sul tavolo perfino dei Padri Costituenti settant'anni fa. Nel referendum la domanda è molto semplice: sì o no. Ma dentro c'è molto di più: una riforma costituzionale per istituzioni più efficienti, per un Paese più semplice e più giusto. Si tratta quindi di una straordinaria occasione per cambiare l'Italia e noi di CASTELLO SI' daremo il nostro contributo”.
E Mario Cioni, già sindaco di Castelfiorentino nel secondo dopoguerra aggiunge: “La Costituzione è per tutti noi la legge fondamentale che detta i principi su cui si basa il rapporto tra cittadini e istituzioni, in essa sono tradotte le aspirazioni e le speranze dei tanti uomini e donne che lottarono e morirono per fare dell'Italia una nazione libera e democratica ma, nel rispettarne il contenuto, io penso che se i nostri Padri costituenti avessero voluto una Costituzione scolpita nella pietra, non modificabile per via democratica, non avrebbero previsto al suo interno la possibilità di farlo né i percorsi parlamentari da seguire. Io, credendo fermamente nella Costituzione, nei suoi principi e nei suoi valori, credo anche che sia possibile aggiornarla nell'interesse dell'Italia e dei suoi cittadini e che ciò sia opportuno, tenendo conto di quanto il Paese sia cambiato in settanta anni”. “Fra le altre cose la riforma prevede che si riducano i parlamentari, si dice addio al bicameralismo paritario con tempi certi per l'approvazione delle leggi e si dà più forza ed importanza ai territori” dichiara la senatrice Cantini “chiarendo le competenze dello Stato centrale e quelle delle regioni”.
Queste inoltre le parole di due giovani imprenditori castellani iscritti tra i membri fondatori di CASTELLO SI': afferma Nino Barnini “Ho sostenuto questo governo perché facesse le riforme che rilanciassero il paese e oggi ancora più convintamente lo sostengo perché porti a termine il percorso intrapreso. La riduzione dei costi della politica e lo snellimento della burocrazia che questa riforma propone mi sembrano fondamentali per chi lavora e fa impresa”. “Io penso che sempre il coraggio di cambiare deve avere il sopravvento sulla paura” sostiene Andrea Panchetti “perché credo che la paura sia quello stato di immobilismo che non ti fa crescere e che ti fa sperare che le cose cambino senza cambiare niente. Io penso che nel paese che vorrei deve vincere il coraggio e non la paura, lo stesso coraggio con cui inizio quotidianamente la mia giornata di lavoro”.
Questo l'elenco dei fondatori del comitato CASTELLO SI': Francesca Giannì, studentessa, promotrice e coordinatrice del comitato; Laura Cantini, senatrice; Alessio Falorni, sindaco di Castelfiorentino; Mario Cioni, ex sindaco iscritto ANPI; prof. Romanello Cantini, giornalista; Andrea Panchetti, imprenditore; Giuseppina Turini, associazione commercianti; Diletta Rigoli, insegnante; Andrea Petri, geologo; Mario Barnini, operaio; Nino Barnini, commerciante; Claudia Centi, vicesindaco; Christian Ciciliano, dipendente Vodafone; Giada Vanni, casalinga; Gianluca Sacconi, informatico; Alessandro Tafi, medico; Cristina Rigoli, insegnante; Simone Bruchi, geometra; Anna Gloria Giani, insegnante; Gianluca D'Alessio, commerciante; Sergio Mazzini, storico; Silvano Mori, ingegnere; Roberto Mancini, pensionato; Maria Cristina Giglioli, presidente fondazione Teatro del Popolo; Giampaolo Puccioni, avvocato; Stefania Bracali, dipendente pubblica; Pierluigi Panchetti, imprenditore; Chiara Niccoli, impiegata; Marco Salvadori, imprenditore; Carla Bellucci, casalinga; Luca Bianchi, avvocato; Mauro Bagni, imprenditore; Sonia Gambarelli, volontaria ARCA; Manola Polverosi, volontaria Auser filo d'argento; Claudio Agostini, volontario Movimento Shalom Onlus; Rossana Rosi, insegnante; Fabrizio Niccoli, ex dirigente banca; Tommaso Matteini, informatico; Laura Rapi, studentessa; Ilde Forgione. Castello Sì avrà presto anche un indirizzo facebook.
Fonte: CastelloSì Referendum - Ufficio Stampa