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Ricercato si tuffa in Arno, ma due agenti si buttano e lo catturano

Era una vecchia conoscenza della Polizia. Nato in Algeria 44 anni fa, aveva un curriculum di tutto rispetto. Lo straniero era stato più volte denunciato per spaccio di stupefacenti, falso, furto, ricettazione e altro. Alcuni anni fa era stato pure condannato dal Tribunale di Sanremo per la falsificazione di un permesso di soggiorno. Ma ieri, a Pisa, la Polizia Stradale lo ha intercettato, costringendolo alla resa.

Lo straniero era in sella ad uno scooter, poi risultato rubato. Alla vista dei poliziotti ha smanettato a tutto gas, immettendosi su via Livornese. Ha imboccato Lungarno Leopardi, cambiando continuamente traiettoria per seminare la pattuglia che, nell’inseguimento, si è schiantata contro un platano. Gli agenti hanno proseguito a piedi, lungo l’argine dell’Arno, dove si era diretto il malfattore che, braccato, si è giocato l’ultima chance. “Ora mi tuffo”, avrà pensato,  “raggiungo l’altra sponda, così non mi prenderete”, sicuro che i poliziotti non si sarebbero mai immersi nel fiume, ove l’acqua in quel tratto scoraggerebbe chiunque.

Ma l’algerino, questa volta per sua sfortuna, ha giocato la carta sbagliata. I due agenti della Polstrada di Pisa si sono buttati nel fiume, catturando lo straniero e evitandogli brutti guai, poiché la forte corrente lo stava trascinando via. L’uomo è stato arrestato: aveva ancora da scontare 5 mesi e 4 giorni, per una condanna inflitta dal Tribunale di La Spezia nel 2012. Gli investigatori hanno rinvenuto sotto la sella del mezzo 2 coltelli, 3 forbici, 7 chiavi per moto, un portafoglio e un gruzzolo di monete, per un totale di circa 170 euro. L’algerino, neutralizzato dalla Polstrada, dopo il bagno in Arno ora si trova all’asciutto presso il carcere “Don Bosco” di Pisa. Il proprietario dello scooter, contattato dagli agenti, li ha ringraziati: non ci sperava più di riaverlo dopo oltre due anni dalla denuncia di furto.

 

 

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