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Blitz anti-illegalità nel quartiere dormitorio di Oste

Mauro Lorenzini, sindaco di Montemurlo

Il sindaco del Comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini, ha voluto esprimere la sua soddisfazione per l'importante operazione anti-illegalità portata a termine questa mattina, mercoledì 18 maggio, a Oste e in centro a Montemurlo da una squadra interforze composta dagli agenti del comando della Polizia municipale di Montemurlo, dai Carabinieri della Tenenza di Montemurlo, dalla Compagnia intervento operativo Lombardia, dall'unità cinofila dei Carabinieri Lombardia e dai Carabinieri della stazione di Iolo.

In tutto a scendere in campo sono stati circa una ventina tra carabinieri e vigili urbani che hanno controllato numerosi appartamenti affittati a cittadini extra-comunitari. L'operazione era finalizzata al controllo delle residenze per evitare il fenomeno del sovraffollamento, al contrasto dello spaccio di stupefacenti, della detenzione illegale di armi e per rilevare la presenza di persone senza permesso di soggiorno. Proprio grazie al controllo sono stati trovati quattro cittadini originari del Marocco, privi dei documenti di soggiorno, per altro già noti alle forze dell'ordine.

L'operazione si è avvalsa dei cani anti-droga del nucleo cinofili dei Carabinieri, che però non hanno trovato stupefacenti negli alloggi controllati. Le zone prese in esame sono quelle di via Pomeria, via 2 Giugno, piazza Oglio, via Venezia a Oste e alcuni appartamenti nella zona centrale di Montemurlo.

«Si tratta di operazioni molto importanti per avere sempre il pieno controllo del territorio, per aumentare la percezione di sicurezza dei cittadini ed insieme ai controlli preventivi nelle aziende servono per avere un quadro a tutto tondo di quanto accade nelle nostre frazioni. – commenta il sindaco del comune di Montemurlo, Mauro Lorenzini – Come amministrazione comunale uno dei nostri principali obbiettivi è quello di avere un territorio, dove l'illegalità non trova terreno fertile in cui attecchire. Per questo ringrazio l'eccellente lavoro portato avanti dagli uomini e le donne della nostra Tenenza dei Carabinieri e dagli della polizia municipale». Il sindaco Lorenzini è poi ritornato sulla questione della scoperta dei venti operai senegalesi e ivoriani che lavoravano all'interno della confezione cinese ed ha auspicato ulteriori indagini sul fenomeno da parte delle autorità competenti:« Credo che dietro a questo nuovo fenomeno ci siano fenomeni di caporalato e sfruttamento della manodopera. Alcuni di questi operai erano da pochi mesi in Italia e avevano fatto domanda di asilo politico. Spero che le indagini accertino responsabilità e stronchino questi nuovi episodi di sfruttamento».

Fonte: Comune di Prato - Ufficio Stampa

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