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Intitolati i Giardini sull'Arno a 'Il Nanino'. Deidda: "Piccole grandi storie da conservare e ricordare"

Nel pomeriggio di oggi, martedì 17 maggio, Santa Croce sull'Arno ha reso omaggio alla memoria di una delle figure storiche più amate della cittadina, vale a dire Giuliano Gozzini detto 'Il Nanino'. Proprio a quest'uomo - pescatore, poeta e costruttore di barche - l'amministrazione comunale ha deciso di dedicare i Giardini sull'Arno: oggi si è tenuta l'inaugurazione del cippo dedicato a Gozzini, che sul Lungarno ha passato quasi tutta la sua esistenza dando vita anche a molte storie che tuttora si tramandano tra i santacrocesi. Il sindaco Giulia Deidda e una folta schiera di santacrocesi di tutte le età hanno partecipato alla cerimonia per dare nuova vita, e nuovo nome, a una zona piena di significato per Santa Croce.

Sotto un platano che i santacrocesi ritengono storico adesso si trova una stele in ceramica realizzata da Vinicio Zapparoli per ricordare 'Il Nanino', che in molti hanno definito uno sciamano, e infatti l'opera è intitolata 'Allegria dello Sciamano'. Nel pomeriggio si sono alternati tanti conoscenti di fronte al cippo e anche la nipote Mirna, unica parente rimasta nel Santacrocese. Gozzini è ricordato come un grande pescatore e un uomo di fiume, esperto dell'Arno e grande artista nell'arte di costruire imbarcazioni. Proprio il 17 maggio ricorrono venti anni dalla sua scomparsa e il 2016 è il cinquantesimo anniversario della famosa alluvione, nella quale 'Il Nanino' svolse un ruolo di rilievo aiutando la popolazione per giorni e notti.

"Credo nella memoria e la memoria passa anche dalle piccole storie come quella di Giuliano Gozzini, perché le sue esperienze sono da conservare e da raccontare. Con questa targa noi speriamo che un giorno i bambini chiedano ai grandi chi sia questo 'Nanino' e così si inizi a riscoprire il piacere di una comunità. Anche chi come Giuliano ha vissuto più in silenzio ha comunque fatto la storia. Era un pensatore libero al cento per cento ed era giusto intitolargli i Giardini. Con questa cerimonia si parla di una Santa Croce che è rimasta nei cuori di tutti noi, e la speranza è che continui a farlo anche in futuro. Solo che non c'è futuro senza una cultura e una memoria del passato" ha commentato il sindaco di Santa Croce Giulia Deidda.

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