"La relazione del Genio Civile sui lavori svolti a Palazzo Pretorio, che esprime forti dubbi e mezze certezze sulla bontà della costosa ristrutturazione di uno dei simboli di Certaldo Alto, è stata consegnata al Comune il 14 Marzo scorso.
Sebbene all’Amministrazione bastassero 10 giorni per mettere la relazione a disposizione dei consiglieri, è passato più di un mese prima che la Giunta si degnasse di informare le opposizioni sul contenuto delle osservazioni. Per completare il quadro di (s)correttezza istituzionale con cui è stata gestita la vicenda, non solo si è taciuto sull’arrivo della relazione ma la notizia è stata resa pubblica a mezzo stampa prima ancora che il Sindaco incontrasse i capigruppo di opposizione il 28 Aprile scorso.
Se è immaginabile capire con quale obiettivo la giunta Cucini abbia preso tempo per maneggiare una rogna che riapre il conto delirante di Palazzo Pretorio, assolutamente inqualificabile è il comportamento del Presidente del Consiglio Giuseppe Lombardo. Quale figura garante dell’autonomia del Consiglio Comunale, Lombardo non poteva essere all’oscuro della relazione del Genio Civile e avrebbe dovuto immediatamente informare tutti i capogruppo, peraltro tenuti al riserbo, nel più breve tempo possibile.
Tutte le comunicazioni che giungono al Comune di Certaldo presentano un numero di protocollo e il Presidente del Consiglio, unica figura stipendiata in comuni di medie dimensioni come Certaldo, è cinghia di trasmissione tra l’Ente e il Consiglio Comunale. Pertanto delle due l’una: o Lombardo non sapeva e neppure è stato informato dall’Amministrazione oppure sapeva ed ha taciuto per fare da sponda alla giunta Cucini. Che sia l’una o l’altra, si è dimostrato totalmente inadatto a svolgere il ruolo che ricopre.
La sua recente elezione a Segretario del Partito Democratico, peraltro diffidata dalle minoranze e sconsigliata dalla stessa Commissione PD Fragai per evitare situazioni d’imbarazzo simili, accresce la sua inadeguatezza come figura di garanzia e di tutela delle minoranze. Il suo assordante silenzio sulla vicenda non fa che dimostrare la sua incapacità di separare le cariche politiche da quelle istituzionali.
Per queste ragioni, le forze di opposizione chiedono al Presidente di assumersi le proprie responsabilità e fare un passo indietro. Qualora ciò non si verificasse, la nostra richiesta si formalizzerà con una mozione di sfiducia nei suoi confronti che sarà messa in discussione al prossimo Consiglio comunale".
Fonte: Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Altrapolitica