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EureKa! Funziona!, sfida di dieci classi elementari con giocattoli automatici

La “cannovia sparapalline”, la “giostra per insetti” e la “giostra animata”, sono stati i vincitori, ma la scelta della giuria è stata davvero difficile, poiché per idee ed invenzioni avrebbe premiato tutti i lavori dei piccoli progettisti.
Sono stati più di 100 i piccoli inventori fiorentini che si sono cimentati nella sfida EureKa! Funziona!, una gara nazionale di costruzioni tecnologiche per piccoli inventori. Il tema di quest’anno era l’automazione e i ragazzi dovevano ideare e costruire un giocattolo che per muoversi utilizzava motorini, interruttori “reed”, dischetti e pannelli.

Dieci classi di 5 scuole elementari fiorentine hanno partecipato al progetto promosso da Federmeccanica e Confindustria Firenze, che si è concluso oggi con la proclamazione della classe vincitrice.
Gli istituti partecipanti sono stati:
I. C. "Compagni - Carducci"  di Firenze
Scuola Primaria “don Lorenzo Milani” di San Polo in Chianti
I.C. Rignano - Incisa

I.C. Signa
I.C. Scarperia

Alle classi III, IV e V vincitrici, il premio di una visita alla mostra “Da Kandinsky a Pollock. Il Guggenheim a Firenze” e alla classe V vincitrice dell’I.C. di Signa anche il viaggio a Bologna per partecipare alla finale nazionale della gara.
A tutte le classi partecipanti comunque gli omaggi e premi delle imprese che hanno supportato l’iniziativa nel territorio fiorentino: Biscottificio Belli, La Florens, Mandragora, Palazzo Strozzi, Sammontana.

Le classi che hanno scelto di partecipare al progetto sono state divise in gruppi (ciascun gruppo doveva prevedere uguale numero di bambine e bambini) e all’interno di ciascun gruppo ogni bambino doveva avere un ruolo stabilito (disegnatore tecnico, estensore del diario di bordo, costruttore, disegnatore artistico e pubblicitario). I bambini, a loro disposizione avevano un kit di materiale da costruzione e il gruppo doveva accordarsi su quale giocattolo costruire e poi realizzarlo.
Le uniche due regole da rispettare erano: che il giocattolo per muoversi doveva utilizzare motorini, interruttori “reed”, dischetti e pannelli e che le idee non fossero proposte dagli insegnanti, ma nate dal lavoro di gruppo dei bambini.
Per realizzare il giocattolo avevano a disposizione almeno 20 ore (nell’arco di 6/8 settimane) e  dovevano tenere un “diario di bordo” (in cui annotare tutti i passaggi di costruzione) e realizzare una pubblicità del giocattolo. A giocattolo realizzato, la classe, o la scuola (per chi partecipava con più classi), ha deciso quali giocattoli far partecipare alla sfida fiorentina: dove sono stati gli stessi giovanissimi inventori a presentare i propri capolavori!

Arrivato al suo quarto anno consecutivo sul territorio nazionale e al suo secondo anno fra le scuole di Firenze il progetto, promosso da Federmeccanica in collaborazione con Confindustria Firenze, si propone, investendo in creatività, di coltivare il desiderio di costruire e creare dei bambini, fornendo loro l’opportunità di applicare conoscenze acquisite, sviluppare competenze di lavoro di gruppo, ma anche di conoscere mestieri (ingegneria, ad esempio) tradizionalmente lontani dalla loro fantasia.

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