
In occasione delle celebrazioni del 150° anniversario di Firenze Capitale (1865–2015), la Presidenza del Consiglio, in collaborazione con il Servizio Musei comunali e attività culturali, l’Archivio Storico del Comune e il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, ha voluto dedicare a questa importante pagina della storia del nostro stato unitario il nuovo allestimento delle sale situate al terzo piano dell’area di Palazzo Vecchio riservata agli uffici dell’amministrazione cittadina. Negli spazi della sala già detta “della Miniatura” – dal modello ligneo di Palazzo Vecchio che vi era esposto – e degli adiacenti vani di passaggio, destinati alla Presidenza del Consiglio, alle Commissioni consiliari e agli incontri con i cittadini e le delegazioni straniere, una selezione di opere delle collezioni civiche e di riproduzioni di stampe e documenti conservati presso l’Archivio Storico Comunale e la Biblioteca e Archivio del Risorgimento di Firenze, ripercorre la storia di quei fatidici anni, dai primi moti rivoluzionari del 1830 fino all’occupazione della città papale e al conseguente trasferimento della capitale del Regno d’Italia da Firenze a Roma. I dipinti, le sculture e i cimeli che accompagnano questo racconto provengono prevalentemente dalla collezione comunale dell’ex Museo del Risorgimento, oggi in massima parte conservata nei depositi. L’iniziativa risponde dunque al duplice proposito di riqualificare questi ambienti di Palazzo Vecchio - già arredati con opere delle collezioni del Novecento confluite, due anni fa, nel nuovo museo ad esse dedicato - e di valorizzare e riportare in luce testimonianze importanti della storia e dell’arte della città che giacevano dimenticate nei depositi.
Così ha commentato la presidente Biti nel corso dell’inaugurazione tenutasi questo pomeriggio:
"Si tratta di un intervento importante, di doppia valorizzazione: quella delle opere che erano nei depositi e quella delle stanze al terzo piano di Palazzo Vecchio.
Le sale, infatti, sono state impreziosite da queste opere che, a loro volta, hanno acquistato un valore anche maggiore dato il rilievo istituzionale di questo piano che ospita gli uffici più importanti del Consiglio Comunale.
Infine, questo resta l'unico intervento permanente legato alla celebrazione degli anni in cui la nostra città è stata Capitale del Regno d'Italia.
Ringrazio gli uffici della Direzione Cultura e la Fabbrica di Palazzo Vecchio per il grande lavoro svolto e gli uffici della Direzione del Consiglio Comunale per la disponibilità avuta durante i lavori di allestimento.".
Il racconto dell’allestimento si articola in cinque sezioni. La prima, dedicata agli antefatti della costituzione dello stato unitario, mostra i busti della coppia granducale di Leopoldo II e Maria Antonia tra dipinti e stampe che rappresentano episodi salienti dei fermenti rivoluzionari del 1830 e delle rivolte del 1848-1849. La seconda sezione rievoca le tappe del processo di costruzione della
nuova nazione, attraverso i busti dei maggiori esponenti della vita politica di quegli anni e uno spettacolare Ritratto equestre di Giuseppe Garibaldi dipinto da Carlo Ademollo, a confronto con un grande Ritratto del re Vittorio Emanuele II del pittore Felice Barucco. La terza sezione è dedicata al sesto centenario della nascita di Dante Alighieri i cui festeggiamenti, nel maggio del 1865, costituirono per Firenze e per tutto il Paese la prima importante occasione di celebrare l’unità della nazione e la sua nuova capitale, nel nome del “padre” della lingua italiana. La sezione si sviluppa intorno a un imponente dipinto di Vincenzo Giacomelli che già era nella sala e che mostra la solenne cerimonia dell’inaugurazione del Monumento a Dante dello scultore Enrico Pazzi in piazza Santa Croce. La quarta sezione ripercorre gli anni in cui Firenze fu la capitale del Regno, dal 1865 al 1871, e Palazzo Vecchio ospitò la sede del Parlamento italiano, ricordando le trasformazioni sociali e urbanistiche della città determinate dall’insediamento degli organi di Stato e il conseguente dissesto finanziario del Comune che il sindaco Ubaldino Peruzzi, qui rappresentato da un busto in bronzo, cercò invano di arginare. La quinta e ultima sezione mostra il risvolto popolare di tutta la vicenda attingendo alle stampe dei giornali satirici del tempo per restituire un quadro autentico delle reazioni più immediate dei fiorentini e degli italiani ai provvedimenti e avvenimenti politici di quegli anni.
Le nuove sale di Firenze Capitale non fanno parte del percorso museale di Palazzo Vecchio, ma saranno organizzate visite guidate su prenotazione per i cittadini in occasione delle “Domeniche Metropolitane”, le prime domeniche del mese, a partire dal 5 giugno.
INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Da lunedì a sabato 9.30-13.00 e 14.00-17.00
tel. 055 2768224, 055 2768558 mail: info@muse.comune.fi.it
Fonte: Comune di Firenze - Ufficio Stampa
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