Di seguito l'interrogazione di Alessandro Niccoli di Possibile all'amministrazione comunale di San Miniato riguardo l'alluvione di sabato 23 e domenica 24 aprile.
"Visto:
-la grave alluvione che ha colpito nei giorni del 23 e 24 aprile tutto il territorio del Comune, ove si sono verificate in molte frazioni, rotture di argini, rotture di casse di esondazione e gravi allagamenti;
-che i fatti di cui sopra hanno provocato ingenti danni alle colture e messo in ginocchio intere famiglie e aziende agricole;
-in data 6.7.2015 è stata protocollata presso il Comune di San Miniato la petizione sottoscritta da 565 persone, la maggioranza delle quali cittadini di San Miniato, che chiedeva con forza di fermare la cementificazione in San Miniato Basso e in san Donato;
-che in merito alla prospettiva di edificazione di un grande Centro commerciale di grande distribuzione a S.Miniato Basso, l'ipotesi veniva poi ritirata dal Comune per l'alta classe di pericolosità idrogeologica dell'area evidenziata dal Genio Civile;
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-che l'Amministrazione comunale sta portando avanti piani di cementificazione per S.Miniato Basso e per S.Donato puntando ugualmente per la realizzazione di importanti opere di cementificazione, magari sotto forme diverse, o apparentemente più mitigate, rispetto a quelle bocciate dal Genio Civile;
-che è ormai conclamato, da un lato, la stretta correlazione tra cementificazione e disastri idrogeologici, dall'altro, la presenza di cambiamenti climatici che portano a ciclici fenomeni di piogge intense che in un giorno coprono talvolta molti mesi;
-che le aree del nostro Comune dove in questi giorni sono avvenuti i gravi allagamenti di cui sopra sono catalogate ad alta pericolosità, sono poco distanti dal fiume Arno, e la capacità del terreno di assorbire le acque è molto bassa, come concretamente dimostrato in questi giorni dalla totale incapacità di drenare le acque a seguito di forti eventi piovosi;
-visto che i cittadini con la petizione di cui sopra hanno espresso la volontà di fermare la cementificazione con consumo del suolo, viste le osservazioni del Genio civile sulle gravi criticità idrauliche del nostro territorio, connesse alle ipotesi di cementificazione, e visti i gravissimi danni accaduti a seguito delle piogge di questi giorni;
-visti gli importanti investimenti fatti negli ultimi decenni in tema di sicurezza idraulica;
-visto l'accordo di programma sottoscritto 20 anni fa tra Regione e Comune di San Miniato;
si chiede
1. quali sono tutti i punti critici della recente alluvione e quale sia la stima dei danni, anche in via approssimativa;
2. cosa non ha funzionato nella gestione dei corsi d'acqua, e cosa ha determinato la rottura degli argini;
3. come mai la gestione degli argini e delle opere idrauliche, che avrebbero dovuto attenuare la piena, non ha funzionato;
4. se nell'occasione della recente alluvione, è stato messo alla prova il bacino di Roffia nel tentativo di convogliare le acque dei rii minori; se sì, si chiede come mai i risultati siano stati così deludenti e gravi;
5. a chi spetta ad oggi la gestione operativa dei Bacino di Roffia per i casi di emergenza come quello verificatosi;
6. a che punto sia lo stato degli interventi di cui all'accordo di Programma tra Regione Toscana e Comune di S.Miniato;
7. a che punto sono i lavori sul Rio Macone;
8. a che punto è la realizzazione dell'accordo di Programma siglato nel 2005 tra i Comuni di Fucecchio, San Miniato e Consorzio di Bonifica Valdera;
9. se il nuovo Consorzio del Basso Valdarno sta curando e seguendo la relativa realizzazione;
10. se l'Amm.ne ha intenzione di intraprendere un cammino teso a fermare la cementificazione dei terreni, ridando ai terreni la capacità di assorbire e drenare le acque, così come auspicato dai più, dai cittadini e soprattutto dai tecnici, e dal Genio Civile;
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11. se vi sia l'intenzione di affidare i piani di riassetto idrogeologico a esperti geologi, igegneri ambientali e comunque a esperti qualificati, evitando di far passare avanti le speculazioni del cemento;
12. quali sono le previsioni per poter offrire un celere indennizzo alle aziende agricole gravemente colpite dalla recente alluvione; se vi sono concrete possibilità di dazioni dirette da parte di comune, Regione e Stato, e se siano in previsione sgravi fiscali per le aziende colpite.
Mi auguro che possa essere fatta una giusta riflessione sul fatto che gli introiti comunali derivanti da una cementificazione, sono niente rispetto ai danni incommensurabili subiti con certezza, nel medio-lungo periodo, dagli abitanti e dall'ambiente, a seguito di eventi alluvionali sempre più frequenti. I gravi fatti dei giorni passati potranno farci riflettere sugli errori fatti in passato e sulla possibilità di iniziare un percorso nuovo, prima che sia troppo tardi. Solo giuste decisioni che la politica Osaprà prendere potrà far avvenire un'inversione di rotta, in seguito agli odierni cambiamenti climatici".
Alessandro Niccoli