
"Prendo atto con enorme dispiacere di quanto è accaduto all'ospedale di Lucca, e sono vicina al paziente e alla sua famiglia. Offriremo al paziente tutti i percorsi possibili per rimediare all'errore compiuto dai medici e prenderemo provvedimenti immediati".
L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi interviene tempestivamente sulla vicenda del rene asportato per errore all'ospedale di Lucca. "Ho disposto la sospensione del chirurgo e di chi ha refertato l'esame - fa sapere ancora l'assessore - E attendo i risultati della commissione d'inchiesta del Centro regionale rischio clinico per adottare altri provvedimenti".
IL FATTO
Sarebbe stato un errore in ambito diagnostico, quindi nella fase preliminare all'intervento chirurgico, a condurre all'asportazione di un rene sano nel corso di un intervento di nefrectomia all'ospedale di Lucca. Lo precisa la Asl Toscana nord in una nota dopo che a un paziente malato di tumore a un rene, come riferisce stamani Il Corriere fiorentino, in sala operatoria è stato asportato l'organo sano.
"Ieri, un'anomalia è stata segnalata dall'Anatomia patologica ai chirurghi e alla direzione di presidio che ha provveduto subito ad attivare l'unità di crisi", si legge nella nota della Asl. "Si è quindi appurato l'evento avverso e sono state avviate le verifiche del caso, compiute da un'apposita commissione che oggi ha comunicato direttamente l'evento al paziente, garantendogli anche il percorso di cura migliore e più rapido, come prevedono le procedure di gestione del rischio clinico". Secondo gli accertamenti eseguiti tra ieri e oggi "l'errore iniziale sarebbe stato commesso in ambito diagnostico, quindi nella fase preliminare all'intervento chirurgico.
L'evento avverso non è stato poi intercettato in sede chirurgica", si spiega ancora nella nota. "Casi come questi non dovrebbero mai avvenire, sottolinea il direttore sanitario dell'Azienda USL Toscana nord ovest Mauro Maccari - ma in servizi sanitari complessi ed in grado di curare patologie importanti il rischio zero non esiste". "E' sicuramente un fatto grave, che abbiamo trattato fin dall'inizio con la consueta chiarezza e trasparenza. Nel pomeriggio di ieri (28 aprile) si erano diffuse alcune voci incontrollate, ma abbiamo potuto dare comunicazione pubblica dell'evento solo dopo le opportune verifiche e soprattutto dopo aver parlato con il paziente, che nel frattempo era tornato al proprio domicilio e che abbiamo potuto contattare solo questa mattina. Siamo vicini a lui e alla sua famiglia", ha aggiunto il direttore della Usl.
Fonte: Regione Toscana
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