Pierluigi Bellucci, la pioggia non ferma il corteo 'Chi sa parli'. Un intero paese chiede la verità

Non è stata la pioggia a fermare il corteo per richiamare a gran voce le testimonianze di chi potrebbe aver visto per l'ultima volta Pierluigi Bellucci, il Cicciaio di Limite. Oggi, sabato 23 aprile, ha avuto la meglio la forza di volontà degli affetti del Cicciaio, di chi ha creduto giusto fare un nuovo appello.

La prima fila era composta dalla madre Ida, dalla compagna Sandra e dai fratelli del 62enne scomparso la notte tra il 18 e il 19 marzo. Anche le istituzioni erano vicine: il sindaco Alessandro Giunti, il predecessore e adesso consigliere regionale Enrico Sostegni, Angelina Inzaina e Fiorella Benvenuti dell'associazione Penelope, dedita al ritrovamento delle persone scomparse.

Piazza Vittorio Veneto, poi via Dante e infine la casa del popolo 'Montagni', la seconda casa di Pierluigi. Non si riesce a capire come possa essere successa la scomparsa di un uomo pieno di vita come il Cicciaio, l'anima del paese. Il fratello Andrea ha ringraziato tutti i presenti "per la forza che ci state dando".

Ma lo scopo rimane un altro: ottenere informazioni in più sull'ultima volta che è stato visto Bellucci. Per evitare un altro caso Inzaina: Bachisio, il padre della vicepresidente della sezione toscana Penelope presente come già detto alla manifestazione, sparì dalla sua casa di Spicchio (Vinci) nel 2001. Dopo 7 anni si scoprì che il cadavere era rimasto per tutti quegli anni presso l'istituto di medicina legale di San Rossore a Pisa, senza un'identità. I familiari non possono permettersi un dolore così grande e rinnovano l'invito a tirar fuori le testimonianze necessarie, sia in tv che in piazza.

Tutte le notizie di Capraia e Limite

<< Indietro
torna a inizio pagina