E’ stata una lunga e accurata attività investigativa quella messa in atto fin dal 2012 dalla Sezione Investigativa della Polizia Municipale su richiesta e in collaborazione con il servizio sociale del comune per individuare gli inquilini abusivi degli alloggi popolari.
In totale sono state compiute 21 indagini, di queste 17 sono state concluse, 2 sono in attesa di disposizioni dall’Autorità Giudiziaria e due sono ancora in corso. In tutto sono state trasmesse alla A.G. 19 Notizie di reato.
I nominativi che sono finiti sotto accertamento da parte della PM, sono stati estrapolati incrociando banche dati differenti. Ad esempio comparando i dati delle domande per le agevolazioni scolastiche o per altri contributi, con quelli delle dichiarazioni presentate nel 2015 dagli assegnatari degli alloggi, sono emerse delle incongruenze che hanno permesso di identificare gli abusivi.
Complessivamente gli alloggi oggetto di indagine sono stati 23, ma il dato più significativo è quello delle persone denunciate per reati vari che sono risultate 32. Fra queste 20 per falso ideologico, 27 per truffa aggravata e 1 per molestie. Inoltre sono state accertate 5 false separazioni coniugali, finalizzate ad abbassare il punteggio ISEE e quindi mantenere l’alloggio. Alcuni di questi procedimenti sono già stati definiti con il rito abbreviato del patteggiamento. Le ispezioni effettuate nel corso degli anni sono state 35: 10 ai veicoli e 25 le perquisizioni alle persone o alle case.
Alla fine delle indagini ben 9 alloggi sono stati restituiti alla disponibilità di Casalp, che provvederà alla loro rassegnazione sulla base delle graduatorie vigenti. Dal 2015 l'attività investigativa ha avuto un ulteriore impulso attraverso la creazione del Nucleo Antievasione (NAE) della Polizia Municipale, specializzato nel controllo dei tributi comunali. Il reparto in particolare si occupa di verificare i dati fiscali dichiarati dalle famiglie per ottenere le agevolazioni di scuola.
Da questo lavoro sono emersi i seguenti dati statistici:
Posizioni controllate 18
Verifiche per effettive anomalie 11
Incongruenze accertate 10
Pratiche passate alla sezione investigativa per accertamenti 03
Segnalazioni per verifiche dell’ufficio anagrafe 06
Comunicazione notizia di reato per truffa nei confronti dell’Ente 02
Segnalazioni qualificate all’Agenzia delle Entrate 03
Entrambi i Nuclei che si sono occupati delle diverse indagini (Sezione Investigativa e Nucleo Antievasione), singolarmente e in collaborazione, hanno analizzato tutti i casi che sono emersi dalle verifiche dei dati fiscali dichiarati dagli interessati a Casalp o ad altri uffici comunali, in particolare i dati delle residenze dei componenti i nuclei familiari e l'eventuale possesso di beni immobili.
L’attività investigativa sta proseguendo anche nel 2016, al momento le indagini in corso sono 4.
A queste indagini si aggiunge l'azione di costante controllo portata avanti dall'Ufficio fabbisogno abitativo in collaborazione con Casalp e la PM, che verifica il mantenimento da parte degli assegnatari dei requisiti per la permanenza nell'ERP ed il corretto uso del patrimonio di edilizia popolare.
Nel 2015 le verifiche della PM sono state 82 su altrettanti assegnatari per verificarne lo stabile utilizzo dell'alloggio assegnato. Nello stresso sono stati inoltre disposti n° 36 provvedimenti di accertamento di occupazione abusiva/decadenza e sempre nello stesso periodo l'attività di esecuzione dei provvedimenti di rilascio ha permesso di recuperare n° 33 alloggi ERP occupati abusivamente.
“L'Amministrazione Comunale – conclude l'assessore Dhimgjini – ringrazia per questo importante lavoro svolto il Comando di Polizia Municipale in particolare la Sezione Investigativa e il Nucleo Antievasione, nonché i Servizi Sociali, Casalp e tutti i dipendenti del comune coinvolti a vario titolo nel progetto, perché si sono impegnati in sinergia sul versante dei controlli e degli accertamenti negli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Il dialogo costante e la collaborazione li hanno sicuramente accompagnati nei mesi di intenso impegno, raggiungendo un importante risultato a tutela del patrimonio pubblico e del principio di equità sociale”.