
E' una comunicazione dell'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi sui fatti di Piombino, dopo l'inchiesta sulla morte di 13 pazienti dell'ospedale che ha portato all'arresto di un'infermiera, ad aprire i lavori del Consiglio regionale toscano. All'ordine del giorno la legge per l'istituzione del comune di Abetone Cutigliano e una risoluzione Pd "in materia di fusione di comuni e di riforma del sistema delle autonomie locali". Tra gli atti al voto anche il bilancio di previsione 2016 di Irpet; le modifiche alla legge forestale toscana, il bilancio preventivo di Artea; le modifiche alla legge sulla qualità dell'aria; e la designazione di due consiglieri regionali per il Comitato regionale per la valorizzazione delle associazioni e delle manifestazioni di rievocazione e ricostruzione storica. Tra i temi oggetto delle interrogazioni, la situazione dell'Istituto degli Innocenti di Firenze, la riorganizzazione delle zone distretto, il potenziamento delle azioni regionali in materia di politiche abitative. Numerose anche le mozioni iscritte all'ordine del giorno.
Nel corso della comunicazione all'aula, l'assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha spiegato che la commissione "è presieduta dal dottor Riccardo Tartaglia, direttore del centro di gestione del rischio clinico, che la composta in totale autonomia con i migliori specialisti nel settore. Si è già messa al lavoro, ha cominciato ad acquisire tutti i dati, oggi stesso è a Livorno e Piombino. Lavorerà a stretto contatto con la direzione dell'assessorato". Saccardi ha poi aggiunto: "Faremo tutto quanto nelle nostre possibilità perché i fatti siano chiariti, naturalmente sotto il profilo amministrativo, parallelamente c'è un'inchiesta penale in corso. Quello che a noi compete è arrivare a capire se nei fatti esposti ci sia stata una sottovalutazione o qualche eventuale trascuratezza e se le procedure siano sufficienti a garantire il massimo dei controlli, anche in casi di questo genere, che naturalmente sono stati presi in considerazione come extrema ratio, immagino, dal personale del presidio ospedaliero. Credo sia difficile per tutti immaginare che eventi clinici siano dovuti a fatti dolosi. Davvero grande dispiacere e solidarietà a tutte le persone coinvolte in questa vicenda". L'assessore ha annunciato che "presteremo tutta la collaborazione e la disponibilità a rendere chiarimenti, tutte le cartelle saranno esaminate di nuovo e valutate". "Questo orribile fatto, insopportabile per la nostra sanità - ha concluso -, rischia di mettere in cattiva luce un sistema che esprime tante personalità di valore, persone che fanno il proprio dovere ogni giorno al servizio di coloro che soffrono e danno il massimo per salvare la vita delle persone e non certamente per dar loro la morte. Appena avremo approfondimenti ulteriori, anche dalla commissione, la Giunta sarà disponibile ad aggiornare la comunicazione al Consiglio".
Il discorso dell'assessore Saccardi
"Faremo tutto quanto in nostro potere perché i fatti siano chiariti. Massima solidarietà e massima attenzione ai familiari, anche a loro diamo tutta la nostra disponibilità per chiarire. La commissione che abbiamo costituito è già al lavoro da stamani. E' composta esclusivamente da tecnici, i migliori specialisti dei vari settori, scelti in totale autonomia dal responsabile del Centro gestione rischio clinico Riccardo Tartaglia. La commissione lavorerà in stretto contatto con la direzione generale dell'assessorato, e il personale dell'azienda sanitaria garantirà il supporto per l'acquisizione dei dati. Dovrà chiarire anche se ci sia stata sottovalutazione e trascuratezza, e se le procedure siano sufficienti a garantire il massimo dei controlli. Se accerteremo che qualcuno ha sbagliato, valuteremo le misure da prendere". E' quanto ha detto oggi pomeriggio in Consiglio l'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi, nella comunicazione che ha tenuto in aula sui fatti di Piombino.
"Quanto è avvenuto a Piombino - ha detto ancora - è un fatto orribile, insopportabile per il nostro sistema sanitario, che rischia di mettere in cattiva luce un sistema che esprime grande professionalità, fatto da persone che fanno il pssibile per curare e dare la vita, e non la morte. E lo fanno con gentilezza, cura, umanità, rispetto. E' una macchia indelebile sulla sanità toscana, perché genera dubbio e preoccupazione nelle persone. Quanto è successo - ha sottolineato Stefania Saccardi - deve invitarci a essere più attenti a controlli, meccanismi, procedure".
"Ci poniamo davanti a questo drammatico evento con tutta l'umiltà necessaria quando ci si avvicina ai temi della salute e l'attenzione che è dovuta alle persone che soffrono- ha concluso - Quanto è avvenuto non deve oscurare la fatica di tanti operatori, l'eccellenza che questa sanità esprime. Non vogliamo certo minimizzare i fatti di Piombino, applicheremo la massima severità e trasparenza. Ma voglio ricordare che la sanità toscana è questo, ma anche tanto altro".
Anselmi(Pd): “Una ferita al cuore di una comunità"
"Non posso non sentire la responsabilità di portare in questa assemblea la voce di una comunità profondamente ferita da quanto accaduto, al netto di quanto emergerà dalle verifiche delle autorità giudiziarie. Esiste tra questa struttura ospedaliera e la comunità un rapporto intimo, profondo. È inevitabile, l’ospedale è la rappresentazione più plastica della presenza pubblica tra le persone; le strutture sanitarie e scolastiche sono elementi di riferimento per una comunità. Vivo sulla mia pelle lo sconcerto e l’amarezza dei cittadini. Parlo da amministratore ma anche da cittadino, da padre; mia figlia è nata a Villamarina e io stesso. È evidente che la concatenazione degli eventi così come emerge dalle ricostruzioni degli inquirenti genera inquietudine; sappiamo bene anche che le indagini sono in corso e ogni giudizio è sospeso fino alla loro ultimazione. La giustizia farà il suo corso e se c’è qualcuno che deve pagare lo farà.
Come istituzioni, dobbiamo assicurare la più totale vicinanza e solidarietà alle famiglie colpite da un lutto duplicemente, se così possiamo dire, dalla perdita del loro caro prima e dal riacutizzarsi di questo dolore ora che i fatti emersi sono al vaglio degli inquirenti. In un passaggio così delicato e complesso, come assemblea regionale dobbiamo assicurare il massimo sostegno all'assessorato per l’impegno sulla vicenda, nonché alle autorità sanitarie e giudiziarie che stanno lavorando. È necessario fare piena luce su ciò che è accaduto. È necessario anche che, con il contributo delle competenze scientifiche messe in campo, si definisca un sistema di prevenzione codificato che impedisca il verificarsi di eventi come quelli che, qualora confermati come ad oggi ricostruiti nella loro drammatica successione, per molti mesi non si è riusciti ad intercettare.
Ma noi che rappresentiamo i cittadini nelle istituzioni dobbiamo ribadire il nostro sostegno anche al personale che opera nell’ospedale di Piombino; una struttura ricca di professionalità valide e qualificate, persone che ogni giorno, con dedizione, svolgono il loro lavoro come una missione. È il momento quindi di supportare con il massimo sforzo e senza distinguo le autorità impegnate a fare chiarezza; ribadire la nostra solidarietà a chi ha subito così gravi lutti e sostenere i tanti lavoratori che con il loro impegno servono e onorano la sanità pubblica a Villamarina e in tutta la Toscana”
Così Gianni Anselmi, consigliere regionale Pd, intervenendo in aula nella seduta odierna del Consiglio regionale sui fatti di Piombino, dopo la comunicazione dell’assessore alla sanità Stefania Saccardi.
Il dibattito in aula
Gli interventi di Vescovi (Lega Nord), Quartini (M5s), Scaramelli (Pd), Anselmi (Pd), assessore Saccardi e presidente Rossi
Firenze – “Siamo qui ad aiutarvi a migliorare questo sistema sanitario”, ha affermato Manuel Vescovi (Lega nord), invitando a non dare l’eventuale colpa di quanto accaduto ad una infermiera, ma lavorando su un controllo a monte. “Ho appreso la notizia dalla televisione e sono davvero rimasto sconcertato – ha confessato il consigliere – la sanità non ha colore politico e siamo tutti chiamati a risolvere ciò che non va”.
“Quanto accaduto è terribile, doloroso e il pensiero va alle vittime e alle loro famiglie: in un momento così delicato diventa difficile fare critiche al sistema, ma occorre migliorarsi sul serio”. Così Andrea Quartini (M5s), che ha ricordato anche l’episodio di Narnali ed espresso preoccupazioni per la mancata celerità seguita all’evento sentinella di Piombino. Da qui il “pensiero politico”: “siamo sicuri che una mega Asl possa fare verifiche di umanizzazione nei riparti?”. “Inviterei ad una riflessione più profonda sul senso che la politica ha in salute, soprattutto nel prevenire fenomeni come questo”, ha concluso.
Stefano Scaramelli (Pd), dopo aver ringraziato l’assessore per la dettagliata comunicazione, ha chiesto ai colleghi di non cadere nella strumentalizzazione politica: “questo non è il momento di dire ve lo avevamo detto”. “Siamo tutti chiamati ad essere vigili, a lavorare per un Centro clinico autonomo – ha continuato – è giusto che il nostro sistema debba mettersi in discussione e diventare sempre più efficiente, ma è necessario un livello di discussione serio e puntuale”. “Noi saremo attenti osservatori – ha concluso – e chiediamo venga fatta giustizia quanto prima”.
In chiusura di dibattito il presidente Enrico Rossi, che una volta espresso apprezzamento per le parole risuonate in aula, con forza ha affermato: “la Regione Toscana è vicina alle famiglie per questo fatto drammatico che non ha precedenti e chiede scusa per quanto accaduto”. “E’ un colpo ferale quello che ci viene inferto – ha continuato – a noi tutti riacquistare credibilità e prestigio, investendo sulla formazione degli operatori, sul controlo dell’uso dei farmaci, su un sistema guidato da valori quali la gratuità, l’universalità e l’eguaglianza delle cure”. “Gli operatori della sanità aspettano dalla politica tutta un segnale di ripartenza – ha concluso Rossi – dobbiamo avere la forza per guardare avanti e darci appuntamento, magari tra qualche mese, per misurare la soglia di sicurezza e vedere insieme quanto sia alzata”.
Sarti e Fattori (Sì): “Vicini alle famiglie, ritardi inaccettabili da parte delle strutture: serve un’urgente revisione della gestione del rischio clinico”. “La Giunta a parole ci dà ragione, ma il PD boccia nostra mozione”.
“La vicenda delle morti avvenute nel reparto di rianimazione del presidio ospedaliero di Piombino ci scuotono profondamente, siamo vicini al dolore delle tredici famiglie coinvolte e chiediamo chiarezza assoluta sulle responsabilità di ciò che è successo” dichiarano Paolo Sarti e Tommaso Fattori, Consiglieri regionali di Sì Toscana a Sinistra.
“Quello che colpisce nella vicenda è sicuramente il lunghissimo tempo intercorso tra il primo caso del 2015, quello che ha messo in moto i sospetti, e l’ultima morte prima del trasferimento, dell’infermiera accusata dei fatti, dal reparto di rianimazione agli ambulatori”.
“Colpisce, soprattutto la decisione di non interessare subito - nonostante l’esito delle prime analisi effettuate a Careggi che rilevavano il valore anomalo dovuto alla presenza di un’alta concentrazione di eparina - interessando il sistema regionale del rischio clinico, ma di costituire un gruppo di lavoro, con esperti di Livorno e Pisa, che avanzarono, addirittura, l’ipotesi che quel valore avesse a che fare con le condizioni cliniche del paziente”. “Una decisione, quella di non avvertire il rischio clinico (come dovrebbe succedere in ogni c.d. evento “sentinella”) sintomo anche di un’evidente autoreferenzialità della dirigenza, almeno di alcune aziende locali (quella livornese risulta, tra l’altro, essere all’ultimo posto per quanto riguarda la sicurezza delle cure e della gestione del rischio) ”.
“Questi fatti hanno messo in risalto, in modo assolutamente drammatico, una questione più generale da noi già sollevata a seguito dei casi d’infezione al reparto di Oculistica dell’Ospedale di Careggi: bisogna ricondurre il Centro regionale Gestione Rischio Clinico all’originaria configurazione di terzietà, dotandolo di una sua definizione giuridica e di una sua autonoma collocazione istituzionale nell’assetto organizzativo del Servizio Sanitario Regionale, così da evitare ogni ritardo o possibile conflitto d’interesse”. “Vanno poi utilizzati strumenti nuovi, come la previsione di monitoraggi random e di specifici audit clinici di miglioramento dell’organizzazione del lavoro (con riferimento, ad esempio, al “burnout”) per categorie professionali, come quella infermieristica, che si fanno maggiormente carico delle criticità cliniche degli assistiti, dei loro bisogni assistenziali, in considerazione anche delle carenze di personale e dei continui aggravi delle condizioni di lavoro”.
“Su queste proposte oggi in aula sia l’Assessore Saccardi sia il Presidente Rossi hanno concordato con noi, hanno detto le stesse cose ed è quindi grave che il Partito Democratico abbia poi bocciato la nostra mozione sulla riforma del rischio clinico, senza neanche intervenire nel merito e discutere in aula, chiedendo di ripresentarla in commissione”. “Ci chiediamo perché? Solo perché porta la firma dell’opposizione?” “Non ritengano sia una questione di massima urgenza?” “Così facendo il PD non solo svilisce ogni dialettica democratica, ma rischia di essere complice nella perdita di fiducia dei cittadini nel nostro sistema sanitario regionale”.
Fonte: Consiglio Regionale della Toscana
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