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Meningite, vaccini senza aghi e confusione sulle forniture: il dottor Mazzoni risponde

Vaccini

Parliamo di vaccini per combattere la meningite. Una segnalazione all'interno dell'ambito degli 'addetti ai lavori' ci parla di un sistema con "molta confusione", soprattutto nel momento dell'approvvigionamento e nella distribuzione ai medici di famiglia. Oggi, martedì 5 aprile, sarebbe avvenuto il caso più eclatante: nel pacco le siringhe fornite per il vaccino erano senza ago.

Sulla questione abbiamo ascoltato il dottor Gabriele Mazzoni, responsabile dell’unità operativa di Igiene dell'Asl Area Vasta Centro, che conferma la vicenda e ne spiega le cause. Si tratterebbe di un malinteso sulla nuova fornitura di vaccini: "Solitamente i vaccini che ordiniamo hanno anche gli aghi, ma la nuova fornitura ne era priva. Abbiamo già segnalato la cosa e stiamo cercando di rimediare sulla fornitura della prima partita avuta dalla Regione"

Nonostante questo, stando alle parole di Mazzoni, la campagna di vaccinazione è andata avanti senza alcun problema e i medici hanno provveduto personalmente a munirsi di aghi.

Un altro discorso che ci segnala la nostra fonte, che vuole rimanere nell'anonimato, riguarda il caos al momento del vaccino. Molti utenti chiedono di essere vaccinati e protetti dal meningococco di tipo C e spesso i medici si trovano a far fronte alla carenza di alcuni tipi di vaccino, per esempio il tetravalente che, garantendo una maggiore copertura, dovrebbe essere prescritto ad alcune categorie di pazienti a rischio.

"Alle volte vengono fatti vaccini senza prescrizione scritta, ad esempio in certi pazienti per disposizione medica il vaccino trivalente non andrebbe prescritto", afferma la nostra fonte.

La replica di Mazzoni: "Nella delibera regionale dello scorso gennaio l'indirizzo è quello di offrire il vaccino che c'è. Vanno bene entrambi per il meningococco di tipo C, se abbiamo a disposizione il quadrivalente, diamo gratuitamente uno stesso servizio. Cerchiamo per quanto possibile di non rimandare mai a casa le persone senza essere state vaccinate".

Il quadrivalente andrebbe prescritto prevalentemente a tre categorie: adolescenti (11-20 ), pazienti a rischio (diabetici, ecc) e ai viaggiatori internazionali in zone a rischio. Dato che è un vaccino che si riferisce a una platea più ristretta di persone, ai medici avanza quello e non il monovalente per il meningococco di tipo C. Da qui la 'confusione' a cui si fa riferimento, che però si collega alla protezione più ampia possibile della cittadinanza.

 

 

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