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Inquinamento dell'aria, Arpat: "Valori di pm10 più alti nella zona del cuoio e nella piana lucchese"

(foto d'archivio)

Gli indicatori che presentiamo sono quelli ottenuti dalle prime elaborazioni dei dati di monitoraggio delle stazioni della Rete Regionale; di seguito sono riportati solo i dati derivanti dalle serie annuali di strumenti che hanno raggiunto un'efficienza maggiore o uguale al 90%, mentre non sono riportati i dati relativi agli strumenti attivati durante il corso del 2015 e alle due stazioni (LU-SanConcordio e MS-MarinaVecchia) attivate nel corso del 2015 e che hanno, pertanto, lavorato solo per un periodo limitato.

Particolato PM10

La situazione delle zone della regione è molto diversificata:

Rispetto al numero di superamenti è stato registrato nel 2015 un massimo di 68 superamenti a LU-Capannori (Zona del Valdarno pisano e Piana Lucchese) e un minimo pari a zero, registrato da 5 stazioni della Zona Costiera e 3 della Zona Collinare e Montana . Nelle stazioni di traffico è stato registrato un massimo di 52 superamenti presso LU-Micheletto (urbana traffico della Zona del Valdarno pisano e Piana Lucchese) e minimo di 2 superamenti presso LI-Carducci (urbana traffico della Zona Costiera) e presso SI-Bracci (urbana traffico della Zona Collinare e montana).

Particolato PM2,5
Il limite normativo come media annuale di 25 µg/m3 non è stato superato in nessuna della stazioni della Rete Regionale. Per il primo anno tuttavia dall'inizio del monitoraggio di questo inquinante è stato raggiunto il valore medio annuale di 25 µg/m3 nella stazione di LU-Capannori.

I valori più alti sono stati registrati nelle zone del Valdarno pisano e della Piana lucchese e di Prato e Pistoia da due stazioni di tipo fondo (LU-Capannori,UF e PT-Montale, SF), a confermare la natura secondaria di questo inquinante.

Il valore medio regionale nel 2015 è stato di 17,2 µg/m3, con media delle stazioni di fondo pari a 17 µg/m3 e di quelle di traffico pari a 18 µg/m3. Occorre evidenziare che la massima media annuale è stata rilevata in una stazione di fondo urbano (LU-Capannori) ed è superiore di 5 microgrammi/m3 alla massima media annuale delle stazioni di traffico (FI-Gramsci).

I dati ottenuti dalle elaborazioni dei dati delle media annuali di PM10 e di PM2,5 indicano una percentuale di PM2,5 nel PM10 elevata in tutti i tipi di stazione, con media regionale pari al 68% (media stazioni di fondo 69% e media stazioni di traffico 65%). Dal confronto con i dati del 2014 si nota un aumento della frazione PM2,5 per tutte le stazioni in cui è monitorato il particolato, con un minimo di 60% per la stazione di traffico di LI-Carducci ed un massimo di 76% per la stazione di fondo di LU-Capannori .

Biossido di Azoto
Nel 2015 è stata confermata la criticità del fattore traffico sui valori medi orari di tale inquinante: i valori medi annuali più alti sono stati infatti registrati nelle 8 stazioni di traffico urbano (bordo grigio negli istogrammi del grafico), con due superamenti della media annuale di 40 µg/m3 verificatisi presso le due stazioni di Firenze di FI-Gramsci e FI-Mosse e due medie annuali che hanno raggiunto il valore limite nelle stazioni LI-Carducci e AR-Repubblica.

Il valore medio annuale registrato da tutte le stazioni di rete regionali è stato pari a 25 µg/m3 (media stazioni di fondo 19 µg/m3 e media siti di traffico 41 µg/m3).

Il limite di 18 superamenti della media oraria di 200 µg/m3 è invece stato rispettato in tutte le stazioni di Rete Regionale, salvo un unico superamento nell’anno verificatosi a FI-Gramsci.

Biossido di zolfo
Non si è verificato nel 2015 alcun superamento né del valore di 125 µg/m3 come media giornaliera (da non superare più di 3 volte) né del valore di 350 µg/m3 come media oraria (da non superare più di 24 volte); sono stati quindi ampiamente rispettati tutti i limiti normativi.

Acido solfidrico
Il valore di riferimento è definito dalle WHO Guidelines, che indicano come soglia per la salute umana una media giornaliera di 150 µg/m3 che non è mai stata raggiunta in nessuno dei due siti di monitoraggio.

Come soglia per il disagio olfattivo le WHO Guidelines indicano invece un valore di 7 µg/m3, che è stato raggiunto e superato dalle massime medie orarie di entrambe le stazioni che lo misurano. Dall'analisi dei dati medi orari si evince che presso la stazione di PI-Montecerboli più del 20% delle concentrazioni orarie registrate nell'arco del 2015 sono state superiori alla soglia di percezione olfattiva, mentre presso la stazione di PI-SantaCroce hanno superato la soglia solo circa l'1% dei valori medi orari.

 

Ossido di Carbonio
Il limite normativo è stato ampiamente rispettato in tutte le stazioni, con valori medi massimi giornalieri sulle 8 ore nettamente inferiori al limite di 10 mg/m3.

 

Benzene
Il limite di 5 µg/m3 sulla media annuale è stato ampiamente rispettato.

Il valore medio massimo è stato registrato presso il sito di traffico di FI-Gramsci, con media pari a circa il 50% del limite normativo.

 

Ozono
Il parametro si conferma nel 2015 fortemente critico. Il valore obiettivo per la protezione della salute umana di 25 superamenti del valore di 120 µg/m3 come media massima giornaliera sulle 8 ore è stato abbondantemente superato nell’80% delle stazioni di Rete Regionale e si sono verificati diversi episodi di superamento anche della soglia di informazione di 180 µg/m3 come massima media oraria. In particolare presso la stazione di Settignano si sono verificati 32 superamenti di tale soglia, distribuiti su 7 giorni.

Fonte: Arpat

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