Lea Arzilli e Rosa Casini: una sarta, l’altra ostetrica. Una giovanissima (appena 25 anni), l’altra di età più avanzata (63 anni); esperienze e storie personali probabilmente diverse, ma con un filo comune: furono infatti loro le prime due donne ad essere elette al Consiglio Comunale di Castelfiorentino nella tornata amministrativa del 10 marzo 1946, le prime elezioni libere dopo la Liberazione e la prima volta nella storia in cui anche le donne ebbero la possibilità di votare.
Per questo, l’apertura di ieri sera del Consiglio Comunale di Castelfiorentino ha riservato un ricordo anche per loro, intendendo con ciò sottolineare l’importanza del diritto di voto concesso alle donne per la prima volta, che coincideva peraltro con il 70° anniversario del primo Consiglio Comunale “libero” dopo il ventennio della dittatura fascista. Il valore di questa doppia ricorrenza è stato in primo luogo richiamato dal Presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Ginori, cui hanno fatto seguito gli interventi del Sindaco, Alessio Falorni, e del consigliere Sandra Niccolai.
Come hanno ricordato gli intervenuti, e in particolare Sandra Niccolai, l’impegno e la partecipazione alla vita pubblica da parte delle donne a Castelfiorentino ha una lunga storia. Una storia che risale alla fine dell’800 con le prime lotte per il miglioramento delle condizioni di lavoro ad opera delle fiascaie, il mestiere femminile più diffuso in Valdelsa a quell’epoca (e tale sarebbe rimasto, quantomeno fino agli anni Cinquanta), e che vide Castelfiorentino assumere un ruolo di avanguardia soprattutto durante la prima guerra mondiale, quando le donne furono impegnate soprattutto in una posizione di ferma opposizione alla guerra, in sintonia con la linea “neutralista” del PSI. Un ruolo attestato dalla costituzione a Castelfiorentino, nel 1915, di uno dei primi gruppi femminili della Toscana del PSI (nel 1916 si sarebbe tenuto, proprio a Castelfiorentino, il primo congresso regionale dei gruppi femminili socialisti).
Una partecipazione che divenne molto attiva anche durante la Resistenza, grazie alla preziosa funzione svolta a sostegno dei gruppi partigiani. In questo si distinse, in particolare, Lea Arzilli, che forse proprio in relazione a questa sua attività (nonostante l’età piuttosto giovane) fu eletta nel Consigliere Comunale di Castelfiorentino nel marzo 1946 e nominata dal Sindaco dell’epoca – Eletto Fontanelli – come Assessore supplente.
“Abbiamo voluto rendere omaggio a queste due donne di Castelfiorentino – sottolinea il presidente del Consiglio Comunale, Alessandro Ginori – per richiamare soprattutto l’importanza di questo momento storico, le prime elezioni libere dopo la Liberazione, la prima volta in cui le donne furono chiamate al voto nell’anno che sarebbe poi coinciso, di lì a poco, con l’avvento della Repubblica e con l’elezione dell’Assemblea Costituente. Una ricorrenza che accompagna, pertanto, le tappe fondative della nostra democrazia e della nostra Costituzione repubblicana, inaugurando una nuova stagione di libertà e soprattutto aprendo le porte ad una nuova partecipazione e impegno da parte delle donne”.
Al Consiglio Comunale di ieri sera era presente anche una rappresentanza del coordinamento donne SPI-CGIL, che ha deciso di donare un contributo al Centro Aiuto Donna Lilith, molto impegnato soprattutto nell’azione di ascolto e di contrasto contro la violenza di genere. Analogo impegno da parte di tutti i consiglieri, che su proposta del Presidente Ginori hanno deciso unanimemente di devolvere al Centro il proprio gettone di presenza.
Novità anche nella composizione del Consiglio: nella seduta di ieri sono infatti subentrati Irene Spagli e Eugenio Simoncini (la prima esponente di “Cittadini@Sinistra”, gruppo della maggioranza consiliare, il secondo per “Castello a sinistra”, gruppo di minoranza) rispettivamente al posto di Nadia Meacci e Federica Zunino, dimissionari.