Dal 9 al 17 aprile i due comuni di Castelfiorentino e Certaldo saranno un importante polo culturale sia dell’Empolese Valdelsa che dell’intera Toscana, in quei giorni si terrà infatti la prima edizione de “Il bello del libro - Festival del libro illustrato”. In mattinata alla sede dell'Unione a Empoli i protagonisti di questa kermesse hanno presentato per la prima volta quanto avverrà nelle prossime settimane. “Il bello del libro” è infatti un evento fuori dall'ordinario, non è né una semplice mostra e nemmeno una mostra-mercato, ma un festival alla cui base c’è la promozione della cultura, con un occhio di riguardo al territorio.
Laboratori per bambini, incontri con gli autori, mostre artistiche e fotografiche e molto altro ancora, il programma de Il bello del libro è molto variegato e si concentra sull'illustrazione, un ambito in cui finora in Toscana non si era dentro nessuno. Il festival avrà la direzione artistica di Massimo Tosi, docente si storia dell’arte e architetto, e la direzione tecnica di Gloria Pampaloni della Federighi Editori, casa editrice specializzata in libri per bambini e anche in volumi sul territorio, il tutto con al centro il tema dell’illustrazione. Stando agli organizzatori inoltre questo festival ha mosso tra le 300 e le 400 persone visto che coinvolgerà sia gli studenti delle scuole dei due comuni sia le associazioni di artisti e fotografi.
Il Bello del libro è stato realizzato anche con l’aiuto del Lions Club Boccaccio, il cui presidente Filippo Ciampolini ha aperto la conferenza di presentazione. “Il Lions club ha iniziato a pensare a questo progetto nel momento in cui abbiamo vagliato le qualità del territorio parlando della via Francigena - dice appunto Ciampolini -. Da lì è nato il connubio con Massimo Tosi e Federighi Editori, abbiamo voluto dare il nostro contributo a un’iniziativa che parte dai comuni di Castelfiorentino e Certaldo e con i comuni abbiamo continuato una serie di iniziative. Siamo orgogliosi di fare da traino per questa iniziativa, siamo da sempre rivolti ai giovani e all'attività delle scuole, per noi la partecipazione al festival significa coltivare le indicazioni del nostro comitato”.
Massimo Tosi più che direttore artistico si definisce guida culturale del festival e sulla genesi de Il bello del libro ha affermato: “L’idea di creare questo evento nasce da una serie di interessi culturali che giravano intorno al territorio. Abbiamo individuato una serie di eventi su due weekend e si tratta di cose di vario tipo, non solo mostre. Ci sarà l’arte e anche la fotografia ma pure laboratori per scuole primarie e secondari e altri incontri importanti perché nella zona il contributo culturale è significativo”. Tosi e gli altri organizzatori del festival hanno individuato due figure importanti che guideranno il tutto: “Una è Roberto Innocenti, illustratore di fama internazionale, che verrà pure a fare un qualcosa a metà tra il laboratorio e la conferenza con i ragazzi al Teatro del Popolo di Castelfiorentino. L’altra è Sigfrido Bartolini, pistoiese scomparso nel 2007 ma facente parte dell’Associazione Case della Memoria”.
In seguito Tosi ha tenuto a specificare l’anima de "Il Bello del libro": “Ci saranno vari incontri e mostre sia su Innocenti che Bartolini ma ci sarà spazio pure per giovani talenti come Le Vanvere o gli illustratori a chilometro zero. Ci saranno anche eventi culturali e conferenze sotto forma di caffè letterari e per esempio si parlerà della 'Encyclopédie' alla Vallesiana, dove si trova una delle prime edizioni di questa opera. Un altro aspetto è il libro dedicato a Santa Maria della Marca, un complesso monastico ridotto in brutte condizioni a Castello e che un gruppo molto nutrito di cittadini sta cercando di rivalutare. Il nostro intento è smuovere la cultura”.
L’editrice Gloria Pampaloni punta molto sulla cultura e sull'istruzione dei giovani: “Penso che la cultura vada insegnata ai ragazzi fin da piccoli, possiamo raccontare bene i grandi autori e renderli simpatici. Per questo abbiamo creato laboratori per scuole elementari e medie come quello di Celina Elmi in cui si spiega come nasce un libro dall'idea alla stampa, oppure quello alla Biblioteca di Certaldo dal titolo ‘Piccoli illustratori crescono’”. Un grande spazio lo avranno pure le tematiche sociali, ricorda Gloria Pampaloni: “Parleremo della sindrome di Rett, una forma di autismo che colpisce le femmine, quelle bambine conosciute anche come ‘bambine dagli occhi belli’. Con personalità del calibro di Claudio De Felice, Andrea Giuntini e Roberto Innocenti coinvolgeremo le famiglie di queste ragazze al Museo BEGO. Vale la pena sottolineare che le bambine colpite dalla sindrome di Rett si risvegliano quasi quando sono a contatto con l’arte, come ricordano pure i medici. Federighi Editori inoltre pubblicherà il libro ‘Con la voce dei tuoi occhi’ su questa sindrome e il ricavato sarà devoluto in beneficenza proprio alle associazioni che si occupano di disabilità”.
Anche le amministrazioni comunali si dicono entusiaste della possibilità di ospitare questa kermesse. Claudia Centi, vicesindaco con delega alla cultura del Comune di Castelfiorentino ha infatti dichiarato: “L’apertura della Vallesiana, così come quella del Museo di Benozzo Gozzoli, del San Carlo e del Teatro del Popolo, sono un evento eccezionale per Castelfiorentino. Sia i luoghi stessi che le associazioni del territorio si sono messi a disposizione del festival e le attività legate al tessuto castellano ci hanno risposto prontamente. Mi preme segnalare la collaborazione con Promocultura sulle illustrazioni e sul lavoro con le biblioteche. Mi fa pure piacere vedere come i più giovani possano approfittare dell’evento e anche dell’incontro con Innocenti, molti ragazzi inoltre avranno l’opportunità di mettere in mostra le loro opere. Va detto anche che tutti i libri presentati verranno messi in vendita, anche se non si tratterà di una mostra-mercato”.
Infine ha preso la parola Francesca Pinochi, assessore alla cultura a Certaldo: “Il festival è un contenitore di eventi e iniziative dedicati all'illustrazione e dà vita a una serie di momenti intensi e affascinanti, soprattutto didattici perché coinvolgono appassionati, professionisti e scuole. Il festival è diretto a più interlocutori e con pubblici diversi, basti pensare agli incontri o ai laboratori. Gli spettatori si troveranno in una dimensione narrativa importante e che appare per la prima volta sul nostro territorio, testimonianza che Castelfiorentino e Certaldo sono al centro di una programmazione culturale e artistica importante”. Francesca Pinochi ha chiuso parlando delle aspettative dell’amministrazione certaldese: “Vogliamo valorizzare forme espressive e linguaggi dell’arte, vogliamo anche una partecipazione maggiore alle proposte formative ma mi fa piacere vedere come ci siano scambi di interculturalità internazionale, dato che i ragazzi del liceo di Certaldo organizzeranno la mostra ‘Rosso’ con quelli di Neuruppin. Vogliamo infine dare possibilità alla ricerca e alla sperimentazione, i giovani devono esprimersi”.

Gianmarco Lotti