Non mancano i commenti sulle vicende legate a Banca Etruria e alle altre tre banche italiane da parte del cda della Cassa di Risparmio di San Miniato, a margine della presentazione della proposta di bilancio 2015. Vicende dall'epilogo "pasticciato", come ha definito l'ad Divo Gronchi, e alle quale la Carismi ha contribuito con 5 milioni a dicembre derivanti dal contributo al Fondo Nazionale di Risoluzione e il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi.
"Questa storia ha portato alla sfiducia nel sistema bancario. Una cosa così non crea mai vantaggi a chi è presente sul territorio, perché la sfiducia nel sistema non dà fiducia in generale. C'è stato un allarmismo troppo grande", ha affermato il dg Alberto Silvano Piacentini.
"L'impatto è stato pesante - ha commentato il presidente Alessandro Bandini - perché le banche non hanno avuto un euro di denaro pubblico, mentre altrove, penso in Germania, sono stati erogati 200 miliardi di aiuti statali".
Lo scampato fallimento e la solidità del sistema bancario ha evidenziato "che in Italia le banche riescono a camminare con le proprie gambe". Quello che i dirigenti auspicano è "l'eliminazione di lacci e lacciuoli che pongano fine alle sofferenze delle banche", oltre alla "ripresa della crescita". Il governo Renzi ha "attuato numerose iniziative, che meritano il nostro plauso; è necessario allentare la stretta in Europa per rimettersi in moto".