Frana, mancata bonifica e false attestazioni geologiche sulla tenuta di un terreno a San Matteo di Castelfiorentino: per questi reati la procura di Firenze indaga cinque persone - tra cui i soci di una ditta di laterizi e un geologo - ed ha disposto il sequestro probatorio dell'area, eseguito oggi dal Corpo forestale dello Stato.
La notte tra il 15 e il 16 febbraio scorso dalla stessa area era scesa una frana che danneggiò una strada vicinale. Il Corpo forestale dello Stato ha ricostruito che nella frana cedettero verso valle cumuli di rifiuti accumulati su un fronte di 40 metri per una profondità di 10 metri. In base agli accertamenti del Cfs tra le cause della frana viene messa l'inadeguata realizzazione di una rete di smaltimento delle acque piovane.
La procura è intenzionata a disporre indagini tecniche e geologiche sull'area e a verificare se vi siano stati depositati dei rifiuti e di che tipo, in particolare per controllare se ci sia stato rispetto o meno dei provvedimenti delle autorità locali che chiedevano di effettuare una valida bonifica ambientale. Nel tempo, l'area è passata di proprietà da una compagine societaria ad un'altra: secondo quanto appreso il pm Luigi Bocciolini indaga i soci dell'azienda a cui era stato chiesto di effettuare la bonifica e su cui ora sono in corso gli accertamenti necessari.