Era sfuggito alla cattura solo pochi giorni fa nell’operazione dei carabinieri di Siena che si era conclusa con l’arresto di dieci cittadini di origini albanesi: taglialegna e boscaioli, uomini di campagna, che avevano imperversato in Toscana. Uomini specializzati in spaccate e furti di vario genere, soprattutto di slot machine e di attrezzi da lavoro presso aziende agricole, ma anche in appartamenti e non solo. Così ha deciso di costituirsi alla stazione dei carabinieri di Castelforentino l'undicesimo uomo: Curri Sokol, cittadino albanese classe '91 che ieri, venerdì 18 marzo, si è consegnato ai militari in compagnia del proprio avvocato.
Il malvivente si sentiva braccato e non voleva correre dei rischi. Aveva letto e sentito del complesso armamentario di diavolerie elettroniche messe in campo dai militari dell’Arma e aveva concluso che prima o poi sarebbe stato intercettato e catturato.
Dal giorno dell’operazione non aveva più riacceso il proprio telefonino. Per comunicare gliene serviva un altro, che a breve sarebbe stato individuato dagli inquirenti. Dunque dopo la redazione degli atti destinati alla Procura della Repubblica di Siena, PM Serena Menicucci, il 24enne è stato associato al carcere di Sollicciano a disposizione della magistratura senese.
All’appello manca ora solo un soggetto che però si trova da tempo il Albania ed al momento non può essere catturato, se non in virtù di accordi diplomatici fra i due Paesi. Nel frattempo, convalidati tutti gli arresti, si sono svolti anche diversi interrogatori di garanzia, con conseguenti conferme delle misure cautelari in carcere o agli arresti domiciliari per uno dei soggetti.