
La medaglietta che si scambiavano gli innamorati con scritto "più di ieri, meno di domani", con i segni aritmetici del + e del -, ha fatto buona parte della storia della Unoaerre che compie i suoi 90 anni d'oro. Il metallo prezioso vissuto anche come bene rifugio e un territorio, quello aretino, con un forte tessuto artigianale sembrano essere stati gli ingredienti dell'azienda che ha fatto registrare un +16 di fatturato, in questi primi mesi del 2016, tornando al segno positivo dopo anni di crisi. Crisi che Unoaerre sta affrontando non solo con la spinta all'export e con la diversificazione della produzione. Alcuni degli stessi oggetti di design e piccola gioielleria vengono ora realizzati anche in metalli meno preziosi oltre al tradizionale oro.
L'azienda aretina, leader del settore a livello mondiale, fu fondata il 15 marzo del 1926 da Leopoldo Gori e Carlo Zucchi autentici pionieri della produzione orafa. Di lì a poco sarebbe diventata punto di riferimento anche formativo per generazioni di orafi aretini. Le 90 candeline saranno spente sabato nella nuova sede di San Zeno, alle porte di Arezzo, in occasione della quale sarà presentato il libro dello storico ufficiale dell'azienda Giuliano Centrodi "Novant'anni preziosi".
Nella stessa giornata sarà aperto al pubblico il Museo aziendale dell'oro, che contiene creazioni di Gio' Pomodoro, Dalì, Pietro Cascella, Salvatore Fiume, Pietro Annigoni, Salvador Dalì, dello stilista Oscar de la Renta e tra le curiosità la spada di Saddam Hussein. Dopo aver raggiunto le 4.000 unità lavorative negli Anni 60, la Unoaerre ha conosciuto un forte momento di crisi fino all'acquisto nel 2012 da parte dell'imprenditore e chimico aretino Sergio Squarcialupi (titolare della Chimet, azienda specializzata nel recupero di metalli preziosi da materiale di scarto) che l'ha ripresa praticamente sull'orlo del baratro, dando il via poi ad una lunga trattativa sindacale che ha permesso di reintegrare la gran parte dei circa 300 lavoratori dalla cassa integrazione. Oggi, sottolinea lo stesso Sergio Squarcialupi, Unoaerre è presente in tutti i continenti e mercati internazionali e gli spiragli apertisi in questi ultimi mesi incoraggiano a pensare positivo. Tra i prodotti principe della storia aziendale le fedi e la medaglia dell'amore, proprio quel "+ di ieri e - di domani" che negli Anni 70 ha segnato un'intera generazione e che verrà riproposta nelle nuove collezioni con la rielaborazione dello scultore Enzo Scatragli.
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