"Per una nuova primavera delle Università". Lunedì 21 marzo si svolgerà in tutta Italia una giornata di mobilitazione, promossa dalla Conferenza dei Rettori Italiani (CRUI), per riaffermare il ruolo strategico della ricerca e dell'alta formazione per il futuro dell'Italia.
A Firenze, l’Ateneo ha previsto un programma di iniziative che si apre con un incontro (ore 10 – Aula Magna, piazza San Marco, 4) dedicato a “Università: risorsa collettiva e bene pubblico”, introdotto dal rettore Luigi Dei, con gli interventi di Carlo Trigilia, Vittoria Perrone Compagni, Marco Bindi, Laura Solito. Nel pomeriggio (ore 15 – 18) sono in programma nelle sedi dei Dipartimenti e delle Scuole incontri e presentazioni dei risultati della ricerca. La giornata si conclude (ore 21 Aula Magna) con “Cultura: un acrobatico equilibrio di conoscenza e creatività”, fiaba scientifico-artistica scritta e interpretata dal rettore Luigi Dei.
La giornata di mobilitazione è stata preceduta, nelle ultime settimane, da una protesta a livello nazionale di parte dei docenti e dei ricercatori che si è manifestata con la decisione di non aderire alla valutazione della qualità della ricerca (VQR). Ieri sono stati resi noti dall'ANVUR i dati relativi al numero dei prodotti della ricerca inseriti da ogni Ateneo.
“La lettura dei dati ufficiali circa l'immissione dei prodotti per la valutazione della qualità della ricerca merita due considerazioni – precisa il rettore dell’Ateneo fiorentino Luigi Dei -. L’Università di Firenze ha immesso il 97,2 % dei prodotti attesi; il 12,8 % dei docenti accreditati, aderendo alla protesta, non ha esercitato il diritto alla selezione dei prodotti, come loro attribuito dal bando dell’ANVUR. L'alta percentuale registrata è stata raggiunta unicamente con la immissione d'ufficio istituzionale, quando non c’è stata diffida da parte dei docenti.
Il quadro nazionale e regionale è estremamente variabile in termini di percentuale di prodotti immessi: è inevitabile un dispositivo che consenta di procedere alla valutazione in condizioni di effettiva parità ed equità, cosa ad oggi impossibile da realizzare – continua il rettore -. Sarebbe, infatti, un grave danno per il sistema universitario pubblico se la parte premiale del Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO), che è determinata da questa valutazione della qualità della ricerca e che condizionerà i prossimi 4-5 esercizi finanziari, venisse attribuita sulla base dei dati dei prodotti resi noti in questi giorni”.
Fonte: Università degli Studi di Firenze
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