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Hospitalmente, Enrico Gasperi regala due libri alla biblioteca del San Giuseppe

Petali e Ritmi&Suoni delle edizioni verba.manent, ideate dall’Associazione Verba Volant di cui Enrico Gasperi è attualmente vicepresidente, sono i due volumi donati alla biblioteca dell’ospedale “San Giuseppe” di Empoli in occasione dell’incontro di ieri pomeriggio (7 marzo), svoltosi nell’ambito della rassegna “HospitalMente” e reso possibile grazie alla disponibilità dell’autore (Gasperi, appunto), degli studenti Letizia Mazzuoli, Tullio Miccio e Riccardo Russo dell’Istituto di Istruzione Superiore "G. Ferraris - F. Brunelleschi" di Empoli, e del professore Lorenzo Poggi.

L’incontro, incentrato sulla presentazione dell’ultima opera di Enrico Gasperi In_certe paternità (Europa Edizioni, Roma 2014) e sulla lettura di alcune sue poesie affidata ai tre studenti del “Ferraris-Brunelleschi” accompagnati dalla professoressa Silvia Desideri, ha reso possibile anche un confronto a più voci sull’importanza della poesia e della cultura in generale nella nostra attuale società, che ritiene, invece, utile solo ciò che produce profitto, ossessionata com’è dal possesso e dal culto dell’utilità, mettendo in pericolo non solo le scuole e le università, l’arte e la creatività, ma anche alcuni valori fondamentali quali la dignità dell’uomo, l’amore e la verità.

L’iniziativa si è svolta, inoltre, all’insegna della solidarietà. Parte del ricavato della vendita dei volumi in esposizione è stata destinata alla campagna “Basta 1euro!” promossa da Astro per il Centro Donna di Empoli. L’azienda sanitaria ringrazia della generosa partecipazione al progetto, che vede fra i vari sostenitori anche la Libreria Rinascita di Empoli, sempre disponibile e attenta alle problematiche del territorio.

Il progetto “Hospitalmente” non comporta alcun impegno economico per la ex Asl 11 (confluita dal primo gennaio scorso nell’Asl Toscana Centro) grazie alla sensibilità di quanti hanno manifestato da subito interesse per un’iniziativa che propone eventi di approfondimento in ospedale in modo solidale e con varie finalità: approfondire specifiche tematiche sanitarie, garantire la socialità dei pazienti, instaurare un "clima attivo" per i pazienti ed i loro familiari, creare opportunità per l'occupazione del "tempo libero" e la socializzazione, rinforzare la relazione paziente-curanti, contribuire al miglioramento della qualità di vita dei pazienti e ad una più rapida guarigione, limitando le conseguenze dell'inattività fisica, della sindrome depressiva legate al ricovero e promuovendo corretti stili di vita, in un luogo come quello dell’ospedale in cui l’assistenza sanitaria e la cura dei malati sono i tratti distintivi di chi ha a cuore la salute dei cittadini ad ampio raggio.

 

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