"Sono la figlia di una signora ultra ottantenne in lista di attesa per poter essere operata per calcolosi urinaria all'ospedale S.Giuseppe di Empoli. Mia mamma purtroppo ha fatto anche un percorso ospedaliero, sempre dovuto a questi problemi, inoltre in un passato recente ha avuto diversi ricoveri per altre patologie". Così scrive una donna a gonews.it raccontando la propria disavventura con la sanità.
Prosegue la donna: "Diciamo che lo stato della sua salute complessiva è un po' precario. La lista di attesa, eravamo già state avvertite, sarebbe stata lunga, forse ci sarebbero voluti mesi prima di fare accesso alla sala operatoria. Ci siamo messe il cuore in pace mantenendo a portata di mano la cornetta del telefono per ulteriori prevedibili coliche".
Ma le cose non stanno andando nel verso giusto: "La proposta di intervento chirurgico è stata compilata in data 22/01/2016. Nelle settimane successive, e da allora, sto cercando inutilmente di entrare in contatto con la referente dell'Ufficio programmazione per capire lo stato della graduatoria".
Alla fine il telefono ha risposta, ma non è andata come si aspettava: "Oggi è venerdì, dopo decine di telefonate dove ho trovato occupato, finalmente sono riuscita a prendere la linea. La risposta è stata del nastro registrato che mi riproponeva gli orari di apertura al pubblico".
"Forse - si chiede la donna - mi sfugge qualcosa, forse la mia pazienza si è esaurita, ma aspettiamo una semplice risposta per capire anche se è il caso di porre domanda da un'altra parte, (privatamente? E' questo lo scopo del disservizio pubblico?), non aspettiamo di parlare col presidente della Repubblica".