Nella mattinata di domenica 28 una delegazione di ragazzi peruviani del Movimento del Manthoc saranno ospiti del Circolo arci di Ponzano per raccontare la loro esperienza e fare il punto sui progetti di cooperazione internazionale che molti circoli arci del territorio sostengono.
Dal Perù a Ponzano il viaggio è lungo, ma possibile perchè una delegazione di ragazzi del Manthoc, accompagnati dalla responsabile cooperazione internazionale di Arci Toscana, sarà accolta al Circolo arci domenica 28 febbraio prossima per un incontro a colazione alle ore 10,30.
L'Arci Empolese Valdelsa con i suoi circoli è da molti anni che collabora con arci Toscana per sostenere i progetti di sviluppo e di supporto al Movimento del Manthoc (che sta per Movimento degli Adolescenti
e Bambini Lavoratori Figli di Operai Cristiani) attivo in Perù dal 2001.
In questa occasione i ragazzi del Manthoc racconteranno la loro esperienza nel Movimento e illustreranno ai presenti l'andamento dei progetti che moti dei circoli Arci del territorio dell'Empolese valdelsa sostengono.
In questo incontro i ragazzi del Manthoc consegneranno ai dirigenti del Circolo arci di Ponzano un riconoscimento per il sostegno ricevuto e per la sensibilità dimostrata.
Il Manthoc svolge infatti un’azione di contrasto allo sfruttamento del lavoro minorile, attraverso la partecipazione attiva dei bambini e delle ragazze all’interno dell’organizzazione.
I ragazzi, infatti si autogestiscono ed eleggono i propri rappresentanti ed i responsabili delle attività, mentre i collaboratori adulti, tutti ex-bambini lavoratori, svolgono solamente un ruolo di supporto e di rappresentanza legale. Le attività del movimento si svolgono nella ‘Case del Manthoc’, dove i bambini e i ragazzi possono studiare, formarsi professionalmente e politicamente, ed incontrare i propri coetanei. Nelle case, infatti, i bambini prendono coscienza dei propri diritti e della possibilità di non essere sfruttati da padroni senza scrupoli; il Manthoc difende la possibilità per il minore di poter fare lavori in condizioni di piena dignità, tutelati e protetti, per poter contribuire al bilancio familiare senza essere sfruttati. Nelle Case, prima di ogni altra cosa, i bambini riprendono il proprio percorso scolastico ed imparano a leggere, scrivere e far di conto, perché l’ignoranza è il nemico più potente dei bambini lavoratori.
In questi anni di collaborazione tra Arci e Unicoop sono nate tre Case del Manthoc ed una è in fase di costruzione.
La prima è stata quella di Villa El Salvador, uno dei quartieri più grandi e più poveri di Lima: nella Casa, frequentata da decine di ragazzi, sono attivi numerosi laboratori formativi e, un presidio sanitario e una biblioteca dove i collaboratori adulti forniscono un sostegno scolastico, impegnandosi affinchè tutti i bambini possano frequentare la scuola.
Il centro di Ayacucho, sulle Ande, è anche un ostello per il turismo sostenibile dove i ragazzi del Manthoc possono lavorare per poche ore al giorno, quando non sono impegnati con la scuola, e adeguatamente retribuiti, in modo da poter imparare un mestiere e sostenere la propria famiglia. A Cuzco, capitale dell’antico Impero Inca, qualche anno fa è nata la terza Casa del Manthoc, dove si svolgono laboratori di formazione, attività di sostegno scolastico ed attività ricreative.
Con la nascita delle case i ragazzi non devono più incontrarsi per strada ed hanno un luogo dove riunirsi, discutere del proprio futuro e divertirsi insieme. Nel 2013 ha iniziato a funzionare a pieno regime anche la nuova casa del Manthoc di Amauta, un quartiere periferico di Lima di recente costruzione, dove vivono le nuove generazioni di poveri urbani, giovani costretti in situazioni di estremo degrado.
Fonte: Arci Empolese Valdelsa